Gussago, ora il controllo di vicinato è realtà
Un progetto ufficialmente al via per far tornare in vita le abitudini di un tempo, perché, a volte, è il vicino di casa ad essere il miglior antifurto. Si parla di «Controllo di vicinato», con Gussago che è pronto ad affiancarsi a quei Comuni, in numero ormai consistente, che hanno aperto le porte a questa movimento nato dal basso, dando seguito all’incontro informativo avvenuto a fine maggio.
Da allora un primo gruppo di cittadini (in zona Vaila) è già attivo, mentre martedì prossimo 15 possibili coordinatori di altrettanti nuovi gruppi seguiranno la prima serata formativa. Gruppi di cittadini che si impegneranno per rendere più sicuro il proprio paese. «Il nostro lavoro sul territorio non ha niente a che fare con ronde o similari, ma consiste nell’essere gli occhi e le orecchie delle Forze dell’ordine tramite la coesione sociale e dei semplici accorgimenti - ricorda Paola Dall’Asta, referente di Brescia e Provincia, assieme ad Alessandro Secchiati, per l’Associazione nazionale Controllo di Vicinato -. Si tratta di attivare quelle semplici relazioni con i vicini rafforzando il tessuto sociale e la solidarietà tra cittadini».
I gruppi saranno una nuova freccia nella faretra dell’Amministrazione comunale, «il nostro paese non vive una situazione allarmante sul tema furti - sottolinea il sindaco Giovanni Coccoli, che ha tra l’altro firmato in Prefettura tre mesi fa quell’accordo di programma che ha donato una cornice istituzionale importante al protocollo legato al controllo di vicinato -, ma c’è stato un discreto riscontro al primo incontro e abbiamo così deciso di portare avanti il progetto, che qui si chiamerà Più vicini, più sicuri. Il controllo di vicinato può essere utile per prevenire i furti ed essere un elemento coadiuvante circa gli altri sistemi di sicurezza, come la videosorveglianza, ma soprattutto riavvicinare i cittadini a quelle pratiche di buon vicinato di un tempo».
La prossima settimana, come anticipato, si terrà l’incontro di formazione, spiegherà come occuparsi della sorveglianza del proprio territorio e attivarsi a livello comunicativo. Un primo passo nella direzione di un sistema organico che potrà arricchirsi ulteriormente, «ci sarà la formazione dei gruppi, ma non solo - conclude Dall’Asta -. Spesso i rapporti più stretti tra vicini finiscono con il lanciare altre iniziative sul tema sicurezza come, ad esempio, l’avvio di nuovi corsi di autodifesa per donne». Per maggiori informazioni si può visitare la pagina Facebook «Associazione Brescia SiCura - Controllo di vicinato».
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