Guida dell'Espresso: tavole bresciane d'eccellenza

Dietro al «Miramonti l’altro» crescono le tavole d’eccellenza: bene Villa Fiordaliso, Villa Feltrinelli e il Gambero di Calvisano.
AA

La ristorazione bresciana è attraversata, anche in questi giorni, da insistenti voci di difficoltà e di chiusure eccellenti, sull’uno e l’altro lago. Ma la puntuale fotografia che, come ogni anno, ha scattato la Guida dell’Espresso, non solo conferma la complessiva tenuta, bensì certifica la crescita di nuove punte di qualità.

Accanto al «Miramonti l’altro» di Concesio (17,5/20) - retto senza tentennamenti dal connubio dello chef Philippe Leveille con i fratelli Piscini, leader indiscusso e faro della ristorazione di qualità bresciana - si amplia quest’anno il podio più ambito, quello posizionato a quota 17. Qui troviamo quest’anno due locali: insieme a Villa Feltrinelli di Gargnano, animato dalla creatività di Stefano Baiocco (che era secondo pure 12 mesi fa), si segnala infatti l’ascesa di Villa Fiordaliso, l’affascinante maison che i Tosetti hanno affidato all’abilità ai fornelli di Riccardo Camanini.
Sul terzo gradino a 16,5/20, in perfetta solitudine, c’è poi il Gambero di Calvisano. Da segnalare inoltre, gli esordi ad alto livello, ovvero a 14,5: quello della Grande Limonaia del Lefay Resort di Gargnano con le creazioni di Matteo Maenza, e quello della Dispensa di San Felice, guidata dal giovane chef Michele Bontempi, oltre al ritorno in questa posizione dell’Osteria Capoborgo di Gavardo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia