Grooming, sbalzi d’umore e chiusura possibili segnali d’allarme

A che cosa i genitori devono prestare attenzione per cercare di capire se il proprio figlio è in contatto con qualcuno che li vuole adescare
GROOMING, DIECI INCHIESTE
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Si insinuano nelle chat dei giovanissimi e lì li plagiano fino a farli allontanare da famigliari e amici. Le tecniche di coloro che vogliono approfittarsi dell’innocenza di ragazze e ragazzi che utilizzano i social network - come è accaduto al dodicenne adescato via whatsapp - sono ben affinate.

Prima individuano la loro preda, studiandone tutte le informazioni che possono trovare on line e poi, attraverso un dialogo continuo, fanno in modo che le loro vittime li vedano come le uniche persone di cui fidarsi al mondo.

Ma quali sono i campanelli d’allarme a cui genitori e insegnanti devono prestare attenzione per evitare che i loro ragazzi cadano in queste trappole o ne escano prima possibile? «Il cambio improvviso di umore è il segnale più improntate da tenere monitorato», spiega la psicologa Jessica Tinini, specializzata nel sensibilizzare personale scolastico e famiglie sui pericoli della rete.

«È necessario - sottolinea la dottoressa - monitorare se c’è nei propri figli o nei propri alunni una chiusura eccessiva che non è motivata da un problema particolare. Bisogna andare a scavare». L’allontanamento dagli affetti non deve essere sottovalutato. «Spesso infatti - continua la psicologa - queste persone cercano di diventare gli unici confidenti delle loro vittime così da averne la completa fiducia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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