Grandine da 10 centimetri e venti a 110 chilometri all'ora: il maltempo di luglio a Brescia
Chicchi di grandine dal diametro di 10 centimetri, raffiche di vento da 110 chilometri orari e quasi 170 millimetri di pioggia cumulati in una settimana. Sono alcuni numeri riferiti al maltempo nella provincia di Brescia contenuti in un rapporto che l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa) Lombardia ha stilato per raccontare i fenomeni estremi di luglio in tutta la regione.
Tutte le province hanno registrato rovinose grandinate, precipitazioni abbondanti e violente raffiche di vento che hanno richiesto un lavoro intenso dei soccorsi, a cominciare da quelli della Protezione Civile. Tra gli eventi più intensi viene segnalata, mercoledì 19 luglio, la caduta di chicchi di grandine dal diametro superiore a 8-10 cm che hanno colpito le province di Brescia e di Mantova, il tornado del 21 luglio che ha interessato il Milanese tra Cernusco sul Naviglio e Gessate, le raffiche di vento (venerdì 25 luglio) oltre i 100 km/h che hanno spazzato quasi l'intera pianura dal Milanese al Bresciano, mentre nelle stesse ore la grandine colpiva duramente la provincia di Cremona. In un mese, in tutta la Lombardia, Arpa ha rilevato 150mila fulmini.
«I motivi principali di temporali così forti ed estesi - spiega Fabio Carella, direttore generale di Arpa Lombardia - sono legati all'espansione verso il Mediterraneo a più riprese di una massa d'aria molto calda di origine nordafricana, che sul Nord Italia si è ritrovata ad essere sovrastata da venti più freschi in discesa dal Nord Atlantico. Sono principalmente tre le fasi temporalesche che sono state individuate. La prima dal 3 al 6 luglio, la seconda dal 12 al 14 e la terza (la più intensa) dal 18 al 25 luglio. Questo è il frutto del servizio meteorologico regionale realizzato e costantemente aggiornato grazie alle risorse professionali e strumentali dell'Agenzia che porta risultati validi ed efficaci».Nel Bresciano
Per quanto riguarda la nostra provincia nel report di Arpa Lombardia spiccano le precipitazioni forti del 4 luglio, che in un’ora hanno fatto cadere 72,4 millimetri di pioggia a Bovegno (che in quattro giorni sono diventati 154,6 millimetri di pioggia cumulata), i 143 millimetri in tre giorni a Capo di Ponte e i 134.2 millimetri a Lozio (dal 12 al 14 luglio), e le raffiche di vento fra i 90 e 110 chilometri all’ora a Toscolano Maderno, Bione, Collio e Sarezzo.
La settimana peggiore è stata dal 19 al 25 luglio, con i picchi di eventi estremi venerdì 21 e lunedì 24. Martedì 25 luglio il vento ha sferzato Collio a una velocità di 115 chilometri orari. In quei sette giorni è Padenghe a svettare in cima alla classifica di Arpa delle prime dieci cumulate di precipitazioni, con 165,66 millimetri di acqua, seguita per quanto riguarda il Bresciano dai 135 millimetri rilevati dalla centralina dell’istituto Pastori in città e poi da Chiari e da Paisco Loveno.
«Il report di Arpa - dichiara Romano La Russa, assessore regionale alla Protezione civile - certifica quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: il verificarsi, sempre più spesso, di eventi atmosferici particolarmente intensi e, talvolta, violenti, con tutto ciò che ne consegue a livello di danni sul territorio. In seguito al forte maltempo, già dai primi giorni di luglio, il sistema della Protezione civile regionale si è attivato tempestivamente per fronteggiare gli eventi con tutte le risorse a disposizione al fine di superare la fase emergenziale e sostenere la popolazione colpita».
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