Governo Gentiloni, il «secessionista» e la prima protesta

Uno striscione sotto la Loggia e la promessa di una manifestazione «seriale». Così il «secessionista» Orini dice no al governo Gentiloni
  • La protesta di Orini e degli altri manifestanti
    La protesta di Orini e degli altri manifestanti
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    La protesta di Orini e degli altri manifestanti
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Il nuovo governo non ha ancora di fatto ottenuto la fiducia e già si registra una manifestazione di protesta. E' quella cui ha dato vita un gruppo di persone che ha esposto uno striscione davanti alla Loggia, simbolo dell'amministrazione cittadina.

«Coloro che rendono impossibile una rivoluzione pacifica, rendono necessaria una rivoluzione violenta» recita lo striscione, che riprende una famosa citazione di Kennedy. Si tratta di una protesta contro la nascita del nuovo Governo Gentiloni che, assicurano i promotori, inizia oggi e si ripeterà ogni giorno, sempre allo stesso orario dalle 17.30 alle 18.30.

«Il voto aveva fatto capire che la gente era stufa e chiedeva il voto, ma è stata ignorata. Se venerdì saremo ancora in pochi mi sentirò sconfitto» ha detto Giancarlo Orini, 76enne ideatore della protesta e uno dei secessionisti lombardo Veneto arrestati nel 2014 perché stavano ideando l'occupazione di piazza San Marco a Venezia a bordo di un Tanko.

 

 

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