Golgi, una targa per ricordare Claudio Colombo

È grande il vuoto che ha lasciato, quel luglio di nove anni fa, il fotoreporter bresciano Claudio Colombo, morto in un incidente stradale alla vigilia dell'inaugurazione in Loggia della sua mostra sull'Afghanistan da poco liberato dalla presenza dei talebani.
Stimato collaboratore del nostro giornale, Claudio (per tutti noi «Colombino») aveva documentato con preziosi reportage fotografici i principali fronti di guerra di fine secolo (Somalia, Bosnia, Kosovo, Afghanistan).
L'Istituto Statale Golgi (dove hanno studiato i due figli di Colombo) ha voluto intitolargli la propria Galleria Espositiva, con la posa di una targa alla memoria. La figura e l'opera del fotoreporter sono state tratteggiate dal preside Ercole Melgari e dal giornalista Valerio Di Donato.
La Galleria Espositiva del Golgi ospita una mostra con alcune delle più belle foto di Colombo, alla cui realizzazione hanno contribuito Elena Bonomi di «Lifeline» e il fratello di Claudio, Guido Colombo.
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