«Gnari siamo famosi» scrivevano i writer denunciati a Brescia
Un doppio binario che chiarisce senza mezzi termini la linea dell'amministrazione comunale nei confronti dei writer. Pugno duro con chi si comporta da incivile e sostegno, anche in termini di spazi e attrezzature, per chi vuole esprimere la propria creatività nel rispetto delle regole. Lo hanno chiarito il sindaco, l'assessore alla sicurezza e i vertici della Polizia Locale nella conferenza stampa in cui hanno riassunto i dati sull'attività dall'inizio del mandato nel 2013. 125 persone denunciate di cui 67 minorenni.
L'operazione più significativa quella che la scorsa estate ha permesso di azzerare il gruppo Otc.
Il gruppo ha mantenuto un basso profilo fino al giugno del 2017. Poi ha alzato il tiro, puntano muri in zone sempre più centrali e con un rischio di essere scoperti sempre più alto. Nel gergo dei writer si chiama bombing. Dopo le incursioni in corso Mameli e corso Garibaldi le indagini sono state affidate al nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale che li ha identificati.
Quando sono state perquisite le loro abitazioni sono state trovate bombolette, paia di guanti e decine di bozze e modelli dei tag che sarebbero poi stati riprodotti sui muri della città.
Nei loro telefoni cellulari anche messaggi chiarissimi: «gnari siamo famosi», «il sindaco in persona a pulire le tag della gang», si scrivevano all'indomani dell'iniziativa pubblica in cui anche la giunta aveva preso pittura e pennello per pulire via Trieste.
Si tratta di ragazzi tra i 20 e i 22 anni. Tre di loro vivono in città mentre uno a Passirano.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato