Gli anni da record del turismo nel Bresciano: ora si guarda a Nord America e Medio Oriente
Con oltre 12,3 milioni di presenze turistiche, nel 2022 la provincia di Brescia ha stabilito il proprio record storico, salendo all’ottava posizione nella classifica nazionale e consolidandosi, con il 28% delle presenze regionali, al secondo posto in Lombardia, dietro solo a Milano. Un risultato straordinario, a conclusione di un triennio post pandemico di rapida ascesa, su cui nel 2023 la Capitale della cultura ha gettato le basi.
«Nei primi nove mesi dello scorso anno, secondo i report di Federlaberghi, la nostra provincia ha superato persino Milano - ha sottolineato il direttore di Visit Brescia, Manuel Gabriele -. Con 9 milioni e 300mila presenze solo nella stagione estiva, di cui oltre 7 milioni straniere e una permanenza media di 4,2 notti, la più elevata di sempre. Tra l’altro se a livello nazionale ed internazionale non sono state ancora recuperate le presenze pre-pandemiche, noi siamo cresciuti molto già dal 2022».
Oltre l’Europa
Risultati frutto anche dell’impegno promozionale di Visit Brescia, che nel 2023 in particolare si è concentrata sui flussi stranieri da Nord America e Medio Oriente. E che ora sono da valorizzare, proprio perché il turismo extra europeo è raddoppiato, passando dal 5% del 2019 all’attuale 10%. «L’obiettivo ora è arrivare al 15%» ha detto l’amministratore delegato Graziano Pennacchio.
Per centrarlo, Visit Brescia anche quest’anno investirà buona parte dei 2 milioni di euro a disposizione per intercettare i flussi a lungo raggio.
Del resto, come evidenzia anche una recente analisi sulle tracce digitali lasciate da chi ha visitato il nostro territorio, sono proprio i viaggiatori extraUE quelli con hanno manifestato il grado di soddisfazione più elevato per le mete turistiche bresciane.
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