Giovedì Santo, dal carcere alla lavanda dei piedi in Duomo

Nel pomeriggio di ieri il vescovo, per il sesto anno consecutivo, è entrato nel carcere di Canton Mombello per celebrare la Santa messa in coena domini. Nell’omelia ha ricordato ai detenuti che hanno assistito alla celebrazione qual è “il contenuto bello e difficile della fede”: l’amore di Cristo che ha raggiunto l’uomo con la passione e la morte di Gesù, ha detto il vescovo; un debito che si paga con il “servire i fratelli”. Poi monsignor Monari ha proceduto alla lavanda dei piedi a 12 detenuti.

La giornata era cominciata in Duomo con la Messa crismale. Ai sacerdoti bresciani riuniti il vescovo ha parlato delle sfide del servizio pastorale, prima di consacrare gli olii santi degli infermi, dei catecumeni ed il crisma.

In serata, sempre in Duomo, inizio del Triduo Pasquale con la Messa In Cœna Domini e lavanda dei piedi del vescovo a 12 persone rappresentanti l’attuazione delle opere di misericordia corporale e spirituale.