Giovani e pandemia: il digital cambia la vita, ma anche viceversa
Sono i nativi digitali per antonomasia, cresciuti quando l’uso di internet era ormai consolidato, e abituati a comunicare tramite social network e device fin da piccoli. Eppure la pandemia è riuscita a cambiare anche le loro abitudini digitali.
Ben il 60% sul totale dei rispondenti al sondaggio Giovani e pandemia dice che sì, il Covid-19 ha cambiato il proprio approccio a internet e al mondo digitale, dai videogiochi alle app. Su questo hanno impattato, naturalmente, i mesi trascorsi in casa in didattica a distanza o in lavoro da remoto, che hanno reso il web di fatto l’unica finestra di contatto con il mondo e con le altre persone. Ecco che quindi oltre la metà di chi ha risposto a questa domanda aperta afferma di aver maturato un utilizzo di internet maggiore e più diversificato.
Un aspetto, questo, non solo negativo però, perché proprio per distaccarsi dalla solitudine provocata dal web alcuni raccontano di aver riscoperto l’importanza delle relazioni in carne e ossa. Infine, mentre il 13% dichiara di aver sviluppato un uso del digitale più esperto e consapevole, più di un rispondente su dieci (11%) racconta invece di averne fatto un uso decisamente minore o di aver sviluppato addirittura una sorta di intolleranza e rifiuto. La relazione con il web continua a creare una molteplicità di approcci. Certo è che, qualunque trasformazione abbia portato la pandemia, sarà la dimensione prevalente del domani di tutti.
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