Giornate del Fai: aprono a Brescia 25 scrigni d’arte e storia

Svelano la loro bellezza 25 tra palazzi, musei, giardini ed edifici sacri poco noti o solitamente inaccessibili
Un dettaglio del sottotetto del Broletto, tra gli spazi monumentali aperti per le Giornate di Primavera del Fai - Epa © www.giornaledibrescia.it
Un dettaglio del sottotetto del Broletto, tra gli spazi monumentali aperti per le Giornate di Primavera del Fai - Epa © www.giornaledibrescia.it
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Torna l’appuntamento del Fai per riconnettersi alla storia e alla cultura del territorio, e sentirsi parte di un patrimonio di cui spesso non conosciamo appieno la bellezza e il valore. Per le Giornate di primavera del Fai - oggi e domani (sabato 26 e domenica 27) con 25 luoghi aperti su gran parte del territorio provinciale - sono impegnati 300 volontari a cui si aggiungono gli «apprendisti Ciceroni», ovvero gli allievi delle scuole del territorio.

In città: i palazzi

Nel capoluogo sono cinque le dimore e stanze del potere offerte alla visita. A cominciare da palazzo Legnazzi in vicolo San Paolo, complesso di edifici che formano l’isolato tra il vicolo, via Musei e via Veronica Gambara che ricalca il reticolo viario di un’insula romana. Dei due ingressi verrà aperto il più antico, dove di recente sono affiorate partiture storiche medievali e mosaici romani.

Altra meta è palazzo Martin già Monti della Corte (corso Cavour, riservata iscritti Fai) tra gli esemplari meglio conservati di palazzi bresciani del Cinquecento; all’inizio del Novecento ospitò l’atelier di Edvige Bellman, sarta viennese di D’Annunzio. Ai confini del Carmine, in via Grazie sarà accessibile palazzo Sorlini, costruito nel Medioevo su resti di epoche precedenti, dall’architettura tardo XVIII secolo e dalla storia tormentata. Palazzo Arici Mazzola Panciera di Zoppola Bona, in corso Martiri della Libertà, felice capriccio della potentissima famiglia Appiano (XV secolo) ha un portale dalle linee rinascimentali, sale barocche e decorazioni settecentesche.

Una delle sale affrescate dei Palazzo Martin, già Monti della Corte - © www.giornaledibrescia.it
Una delle sale affrescate dei Palazzo Martin, già Monti della Corte - © www.giornaledibrescia.it

I palazzi delle istituzioni

Tra le stanze del potere c’è la sala dei Cavalieri del Broletto, con i suoi affreschi di fine Duecento. Oggi è un sottotetto, ma nel 1200 era parte del mastodontico salone dove si riuniva il Consiglio di Credenza, lungo 52 metri, largo 14. A Folzano sarà aperta la chiesa di San Silvestro.

La sede del MuSa, il Museo della cittàm di Salò
La sede del MuSa, il Museo della cittàm di Salò

Tra laghi e valli in provincia 

In provincia, a Salò è proposto un «Itinerario nella Magnifica Patria»: saranno visitabili il MuSa - Museo di Salò, teatro comunale, il Cimitero con il Lazzaretto, e il palazzo del municipio. Sul Sebino l’epicentro delle Giornate sarà Sale Marasino, con varie proposte, dalla visita al borgo di Maspiano sulla antica strada Valeriana, all’«area sacra vista lago» con la pieve di Santa Maria Assunta e la chiesa di San Zenone; infine le antiche dimore: palazzo Martinengo, palazzo Averoldi ora Sozzi, e il giardino di palazzo Averoldi ora Giugni.

In Valtrompia, a Tavernole saranno aperti alle visite la chiesa di San Filastrio, il Museo Il Forno e la parrocchia di San Calocero a Cimmo con l’archivio degli Antichi OrigiInfine, a Corzano si visiteranno Palazzo Maggi e ilborgo di Meano, e a Flero la Villa Monastero. Per partecipare alle Giornate FAI di Primavera è consigliato prenotare la visita attraverso il sito (www.giornatefai.it). Verrà richiesta una piccola donazione di 3 euro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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