Giornata dei calzini spaiati, cos'è e come partecipa Brescia

Oggi ricorre il decimo anniversario del giorno per accettare e abbracciare le diversità. A far da testimone anche una scuola bresciana
Oggi ricorre il decimo anniversario della «Giornata dei calzini spaiati» - Foto dal profilo Facebook dell'associazione
Oggi ricorre il decimo anniversario della «Giornata dei calzini spaiati» - Foto dal profilo Facebook dell'associazione
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Se oggi capiterà di prendere due calzini diversi dal cassetto del comodino, magari uno bianco e uno nero, uno con una fantasia floreale e un altro pieno di colori, si potranno indossare lo stesso. Anzi, si potrà farlo di proposito. Perché la diversità non è un errore, ma è una ricchezza. Oggi 3 febbraio si festeggia la decima «Giornata dei calzini spaiati», momento dedicato all’accettazione della diversità che si presenta nelle nostre vite in forme e modi diversi. A fare da testimone anche un'istituto primario di Brescia.

L’idea è nata tredici anni fa nella scuola di Terzo Aquileia in provincia di Udine, in Friuli, dalla maestra Sabrina Flapp e dai suoi bambini, ispirati dall’amato cartone di Pippi Calzelunghe. Tre anni dopo, la docente friulana ha deciso di condividere assieme ad alcune amiche il suo messaggio su Facebook, creando la pagina «La Giornata dei Calzini Spaiati».

Da quel momento, ogni primo venerdì di febbraio la pagina social propone ai propri utenti di vivere una giornata con due calzini diversi ai piedi e di postare da ovunque ci si trovi una foto sui propri profili con l’hashtag #calzinispaiati2023.

Non solo i social

Questa trovata simpatica e solidale per «abbracciare e colorare il mondo di tutte le persone che si sentono un po’ spaiate» non ha trovato fortuna solo sui social. È difatti notevole il numero di adesioni da parte di scuole, biblioteche, palestre e campi sportivi che ogni anno organizzano iniziative per cantare un unico inno alla diversità, alla solidarietà e all’inclusività.

  • Alcuni dei bambini e delle bambine della scuola primaria Giovanni XXIII di Brescia
    Alcuni dei bambini e delle bambine della scuola primaria Giovanni XXIII di Brescia
  • Alcuni dei bambini e delle bambine della scuola primaria Giovanni XXIII di Brescia
    Alcuni dei bambini e delle bambine della scuola primaria Giovanni XXIII di Brescia
  • Alcuni dei bambini e delle bambine della scuola primaria Giovanni XXIII di Brescia
    Alcuni dei bambini e delle bambine della scuola primaria Giovanni XXIII di Brescia
  • Alcuni dei bambini e delle bambine della scuola primaria Giovanni XXIII di Brescia
    Alcuni dei bambini e delle bambine della scuola primaria Giovanni XXIII di Brescia

E una testimonianza concreta arriva dalla scuola primaria Giovanni XXIII dell’Istituto Comprensivo Est 1 di Brescia. Nel primo pomeriggio, gli studenti e gli insegnanti del plesso si sono messi in marcia attorno alla scuola per condividere con il quartiere il loro messaggio di rispetto per le diversità.

La lunga fila di bimbi e bimbe di diverse nazionalità ha creato una coloratissima sfilata che ha coinvolto in primo luogo le singole classi impegnate in un attimo di riflessione, per andare poi tutti a congiungersi in un momento collettivo di gioia e spensieratezza. Nella «Marcia dei calzini», i bambini hanno esibito cartelli e striscioni da loro realizzati con messaggi di inclusione e di uguaglianza.

«Nell’anno di Brescia e Bergamo Capitale della Cultura - ha detto Anna Callura, insegnante della primaria - il nostro obiettivo come istituto scolastico è promuovere la cultura dell’accettazione e dell’esaltazione delle diversità: per farlo abbiamo scelto di marciare attraverso il quartiere».

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