Giornata contro il fumo, raccontaci come hai smesso
Per chi fuma, la sigaretta è più di un vizio. È un rito, qualcosa che dà sicurezza. Che, per certi versi, scandisce il ritmo della giornata. Dopo il caffè, in un momento di pausa, in auto, allo stadio, mentre si porta fuori il cane. Il problema è che questa compagna - sia in pacchetto che costruita con le cartine - fa male. Davvero molto male alla salute. Sabato 31 maggio è la giornata mondiale contro il fumo. Ventiquattro ore per contrastare il tabagismo.
Dati del «Rapporto sul fumo in Italia» alla mano, il mondo dei fumatori è in costante evoluzione. Crolla infatti il numero di italiani che scelgono la sigaretta elettronica, passati dal 4,2% del 2013 all’1,6% di quest’anno. Raddoppia, invece, soprattutto tra i giovani, l’utilizzo di bionde fatte a mano: più economiche e meno nocive. La percentuale di chi le preferisce a quelle confezionate in pacchetto è passata dal 9,6% del 2013 al 18% del 2014. Cresce, in generale, il numero dei fumatori in Italia, pari a circa 11 milioni e passato in un anno dal 20,6% al 22% della popolazione. Per la prima volta, però, a trainare le cifre verso l’alto sono soprattutto le donne, passate dal 15,3% del 2013 al 18,9% del 2014. Viceversa, si osserva un lieve ma costante decremento dei fumatori uomini, che passano dal 26,2% al 25,4%.
Il vero «numero», però, sarebbe quello di riuscire a smettere di fumare. Molti ci riescono. Ci sono metodi e tecniche. Ma quello che conta di più è la forza di volontà.
Vorremmo sapere cosa ne pensate. Chi di voi ha smesso, come ha fatto?
Aspettiamo con curiosità i vostri contributi su Facebook e via mail all’indirizzo gdbweb@giornaledibrescia.it. Ci piacerebbe raccoglierli e condividerli. Convinti che l’esperienza diretta, se fatta conoscere, possa risultare decisiva.
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