Gelmini a Salvini: «Il candidato sindaco va condiviso»
«Credo nell'unità del centrodestra e nel valore della coalizione. È legittimo che come segretario della Lega Salvini voglia a Brescia un suo candidato sindaco, ma il percorso da seguire è quello della condivisione, non dell'imposizione».
Arriva a stretto giro la replica di Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia, al leder del Carroccio Matteo Salvini che ieri sera dal palco della festa nazionale della Lega in corso al PalaBrescia ha ribadito - come già aveva detto dal palco di Ponte di Legno lo scorso agosto - che il candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni a Brescia «sarà un esponente della Lega. E tutti, dal Pd agli altri, se lo devono mettere in testa» ha detto Salvini.
Per Mariastella Gelmini «la scelta del candidato va condivisa e non calata dall'alto. Così corriamo il rischio di avere al primo turno ognuno il proprio candidato e sarebbe un grave errore».
«Credo che noi si debba prendere come modello di riferimento vincente le realtà come Monza, Como o Sesto San Giovanni dove si è vinto le elezioni attraverso un percorso lungo e condiviso e questi sono stati gli elementi determinanti che hanno fatto si che la squadra potesse essere vincente». Così Viviana Beccalossi, assessore regionale ed esponente di Fratelli d'Italia, si inserisce nel dibattito per il candidato sindaco del centro destra a Brescia.
«Nessuno è contrario ad un sindaco della Lega, di Forza Italia, di Fratelli d'Italia o espressone del mondo non partitico ma il percorso deve essere costruito ad un tavolo rappresentato da tutti ed espressione delle istanze dei nostri elettori. Il messaggio importante di Salvini però non è tanto la tessera del candidato sindaco ma che il centro destra debba essere compatto» ha detto Viviana Beccalossi.
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