Garavaglia: «Pronti per l’arrivo di turisti stranieri»
Porte aperte ai turisti stranieri, anche provenienti da Paesi extraeuropei. Naturalmente con tutte le precauzioni del caso. Il turismo, perla d’Italia, deve rinascere e «prima parte, più presto raggiunge l’obiettivo» ha detto Massimo Garavaglia.
Il ministro del Turismo è stato ospite telefonico di Teletutto, intervistato da Renato Andreolassi nella trasmissione «Punti di vista». Garavaglia è partito dall’annuncio dato ieri dal premier Mario Draghi alla Camera in merito all’atteso arrivo di ospiti stranieri per l’imminente estate.
«Prevediamo di ampliare la sperimentazione dei voli ’covid-tested’, che includa più linee, più rotte e più aeroporti» ha detto Draghi, aggiungendo che «è in corso una revisione delle misure esistenti per i paesi Schengen per permettere accessi a fronte della presentazione di un tampone negativo e senza quarantena».
Per quanto riguarda i paesi del G7, specialmente Usa, Canada e Giappone, «saranno favoriti gli ingressi senza quarantena in caso di certificazione vaccinale». Un’apertura non di poco conto in chiave rilancio, anche se l’Italia «manterrà le precauzioni necessarie rispetto ai Paesi in cui è stata riscontrata ampia diffusione del Covid e delle varianti più pericolose» ha concluso Draghi.
Garavaglia, a Teletutto, ha osservato con soddisfazione che, grazie al pass vaccinale introdotto dal Governo, «l’Italia anticiperà gli altri Paesi Ue, visto che il Green pass europeo sarà pronto non prima di metà giugno». Un passaporto vaccinale che, di fatto, ha puntualizzato il ministro, per gli italiani «fra poco sarà inutile perchè presto tutte le regioni saranno gialle», ma che sarà invece importante per gli stranieri «i quali dovranno dimostrare di essere stati vaccinati nel loro Paese o produrre un certificato che testimoni la negatività del tampone» effettuato prima di partire.
Sul tema attuale delle isole Covid free, per esempio quelle del Sud dove la maggioranza degli abitanti è stata vaccinata, è stato chiesto al lombardo Garavaglia se possa rientrare nel novero anche la nostra Montisola. «Certamente» la sua risposta, «ma la Regione Lombardia, che sta lavorando bene, ha in programma di vaccinare dapprima tutti i fragili e poi sono certo che darà priorità a realtà come Montisola, dove ogni fine settimana sbarcano migliaia di turisti».
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