Galaverna e neve chimica: il risveglio bianco dei bresciani

Il fenomeno, legato alle temperature e agli inquinanti nell'aria, ha dato l'impressione di una vera nevicata
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Un manto bianco sulle strade. Siepi e rami degli alberi orlati di fiori di ghiaccio. E un colpo d’occhio davvero suggestivo. Un risveglio insolito, nei primi veri rigori di questo inverno, quello che è spettato oggi ai bresciani. All’alba così si presentavano alcune vie della città e non meno imbiancate apparivano molte zone, soprattutto della Bassa.

All’occhio del profano poteva davvero sembrare neve, e il freddo intenso poteva anche giustificare l’impressione, con il termometro precipitato ampiamente sotto lo zero. Eppure, secondo gli esperti, non si è trattato che di un episodio marcato di galaverna, tramutatasi in neve chimica in alcune zone. Si tratta, nel primo caso, di piccolissimi aghi di ghiaccio che si depositano su ogni superficie, in presenza di nebbia e temperature rigide. Nel secondo, a dispetto del nome inquietante, il fenomeno non costituisce pericolo: si ha neve chimica quando le particelle inquinanti presenti in atmosfera, con temperatura sottozero, portano alla formazione di veri e propri fiocchi di piccole dimensioni, che talvolta arrivano addirittura ad imbiancare il paesaggio. Un mix quindi di umidità e temperature rigide, che ci fanno così scivolare dolcemente verso il Natale. Sperando che precipitazioni vere possano presto pulire l’aria dallo smog.

Un fenomeno che ha catturato anche la curiosità dei nostri lettori.

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