Galateo del matrimonio: i 10 pilastri fondamentali
Il bon ton del giorno del sì? Esiste, ha regole molto definite che vanno rispettate per ottenere una giornata impeccabile
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Il bon ton del giorno del sì? Esiste, ha regole molto definite e va seguito. A questo argomento sarà dedicato un appuntamento durante la fiera «Sposi in villa», organizzata dal nostro giornale e in programma il 14 e 15 ottobre a Villa Calini in Franciacorta.
Se volete evitare incidenti diplomatici con i futuri suoceri e evitare gastriti a pochi giorni dalla marcia nuziale, ecco il decalogo delle regole-base per vivere la preparazione del matrimonio con estrema (e fondamentale) serenità.
- Chi paga?
Tagliamo subito la testa al toro. Per non prendersi per i capelli a pochi mesi dall'altare, meglio chiarire subito come vanno divise le spese del matrimonio che, si sa, non sono sempre contenute. Ormai oggi quasi tutte le coppie tendono a dividere la somma a metà, ma il galateo non la pensa così. La famiglia dello sposo, infatti, dovrebbe occuparsi dell'acquisto della casa, delle fedi, del bouquet (e dei fiori all'occhiello per sposo e testimoni) e il viaggio di nozze. All'altra parte, invece, toccano tutte le spese legate a cerimonia, ricevimento, inviti, corredo e mobili della futura casa (materasso escluso).
- Chi entra in chiesa per primo?
Il corteo nuziale dà spesso adito a simpatiche scenette sul sagrato della chiesa - o all'entrata del municipio, che dir si voglia. C'è sempre quell'attimo di imbarazzo in cui sposa, papà, mamma, damigelle e compagnia bella non sanno come dare il via all'ingresso in pompa magna. In realtà i dettami sono semplici e forse varrebbe la pena fare una prova generale prima del grande giorno. Prima entro lo sposo, con la madre al braccio. Seguono paggetti, damigelle e alla fine la sposa al braccio del papà, il quale deve camminare sulla destra della navata.
- Chi sceglie il bouquet?
«Ovviamente la sposa!», penserete voi. E invece no. Il bouquet è l'ultimo regalo da fidanzato che lo sposo fa alla futura moglie, dunque deve sceglierlo (e pagarlo) lui. Per evitare che la sposa si ritrovi con dei fiori che fanno a pugni con il suo stile, si consiglia l'intervento di un'alleata, che può essere la futura suocera o una testimone che abbia visto in anteprima il vestito.
- Quando (e come) si consegnano le partecipazioni?
Nonostante siamo nell'era del digitale, sono da mettere al bando email e sms. La buona vecchia carta è l'unico mezzo contemplato e va consegnato, nei limiti del possibile, a mano. Il galateo vuole che gli inviti siano recapitati ad amici e parenti almeno tre mesi prima dell'evento.
- Come dev'essere l'abito dello sposo?
Innanzitutto specifichiamo che vestiti lucidi, bastoni e cilindri esosi vanno lasciati ai domatori del circo. Lo sposo che vuole il tight, si ricordi che non va indossato dopo mezzogiorno, perciò si può scegliere solo per le cerimonie di mattina, mentre lo smoking è per la sera. Meglio scegliere gemelli sobri, se indispensabili, e limitarsi ad indossare un orologio semplice e non vistoso.
- Quando si consegnano le bomboniere?
Tassativamente al congedo. Niente carrelli carichi di scatoline che sfilano tra i tavoli della cena, con gli sposi impegnati in interminabili distribuzioni e le bomboniere che spesso restano dimenticate (a volte neanche scartate) sulle sedie vuote.
- Si mandano ancora i biglietti di ringraziamento?
Richiedono tempo, pazienza e dedizione, ma riceverli per gli invitati è una grande gioia, dunque vale certamente la pena scriverli (meglio se a mano). Abbiate cura di inviarli per posta prima di partire per il viaggio di nozze, ma ricordatevi che il galateo vi concede un anno di tempo.
- Quali sono gli accessori consentiti della sposa?
Vietato l'anello di fidanzamento: quel giorno la sposa deve avere le mani libere e non indossare nessun bracciale. Consentiti gli orecchini, ma che non siano troppo sfarzosi se l'acconciatura prevede fermagli e sbirluccichii. La regola-base è: un solo gioiello. Bene i guanti, da sfilare subito appena arrivate in chiesa al fianco dello sposo.
- Con chi si sceglie l'abito?
Le spose, secondo il galateo, devono scegliere il vestito in compagnia della mamma. È possibile coinvolgere anche qualche amica fidata, in particolar modo le testimoni. Vietato però invadere l'atelier con la mandria di amiche chiassose e in fibrillazione: mantenete un certo contegno.
- Come si taglia la torta?
Un altro momento d'impasse è molto spesso il taglio della torta: non si sa mai chi fa cosa e quando. La procedura del bon ton è questa: lo sposo usa il coltello, la sposa poggia la mano sulla sua mano e solo dopo - insieme - lo affondano nella torta. Brindisi, applauso e i camerieri possono procedere al servizio del dessert nuziale a tutti gli invitati.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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