Furti e rapine in farmacia, più telecamere contro i colpi notturni

Dopo le denunce Prefettura in campo: nuovi interventi per la sorveglianza
FARMACISTI DAL PREFETTO
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«Diciannove casi di furti aggravati ai danni delle farmacie di Brescia e provincia nello scorso anno e altri undici denunciati nell’anno precedente. Ora è arrivato il momento di sollevare all’autorità la nostra segnalazione per attivare delle misure adeguate a far fronte ai danni e al rischio a cui sono esposti i farmacisti». Secondo Francesco Paragni, vicepresidente di Federfarma, ieri mattina convocato a nome dell’associazione al tavolo Ordine e sicurezza Pubblica della Prefettura con i referenti delle forze dell’ordine di Brescia, serve un intervento sostanziale che vada oltre le solite e consuete difese passive attivate dalle attività.

Il protocollo

«Il Viminale ci ha trasmesso gli atti di una convenzione rinnovata rispetto a quella stipulata nel 2011 con gli esercenti delle farmacie che prevede non solo tecnologie moderne e più adeguate per garantire l’immediatezza dell’intervento delle pattuglie che già si trovano nei pressi delle farmacie del territorio, ma anche alcune accortezze che salvaguardano le attività» come spiega il prefetto Maria Rosaria Laganà.

Mentre la stragrande maggioranza delle farmacie ha adottato sistemi di cassa automatica blindata, quindi senza di fatto la disponibilità di contanti nell’immediato, il nodo per molti farmacisti resta il costo dell’impianto (dai 6mila ei 15mila euro) e l’onere della loro manutenzione periodica che comporta spese di 1.500 euro a intervento. «Ci è stata proposta come soluzione l’adozione di nuovi sistemi di allarme e di telecamere di sorveglianza ad alta definizione collegate con le sale operative delle forze dell’ordine, mentre adesivi e vetrofanie ben visibili sulle vetrine dichiareranno già all’esterno l’assenza di contanti in cassa» continua Paragni.

Il fenomeno

Secondo la Prefettura i dati raccolti e presentati al tavolo sottendono «l’attività di un’organizzazione criminale che vede nell’assalto notturno alle farmacie una grande forma di specializzazione. Inutile dire che restano più significativi i danni che l’entità della refurtiva, ma dato che le farmacie sono già attività osservate ai fini della Pubblica sicurezza, da parte nostra si propone un’intensificazione delle attività di presidio e di controllo attraverso un maggior dialogo tra esercenti e operatori di polizia» prosegue il prefetto Laganà.

L’incontro con Federfarma e le 400 farmacie bresciane rappresentate da questo sodalizio viene quindi rinviato all’attivazione del nuovo protocollo del Ministero dell’Interno che privilegia poi da parte dei farmacisti delle «buone pratiche» per fare in modo che andando a vuoto i colpi dei malviventi si realizzi il miglior deterrente agli assalti nella notte. In parallelo la scelta di integrare sui percorsi delle pattuglie già operanti nei centri urbani quelle attività maggiormente a rischio che in questo caso verrebbero inserite in una sorta di rete presidiate da tutte le forze dell’ordine operanti sul territorio chiamate ad utilizzare le tecnologie digitali a bordo vettura come un nuovo e importante ausilio. Ora si tratta di attendere la ricezione del protocollo da Roma per dare corpo alle nuove misure di prevenzione.

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