Furti agli anziani tra Brescia e Trento: fermata una banda

Arrestate cinque persone accusate di una serie di furti tra le province di Brescia e Trento
L'inchiesta è stata condotta dai carabinieri - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'inchiesta è stata condotta dai carabinieri - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Nelle prime ore della mattinata i Carabinieri di Cuneo e Asti, congiuntamente a quelli trentini di Cles, hanno dato esecuzione a 5 misure cautelari in carcere emesse dal gip di Trento, per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di 27 reati predatori (1 rapina e 26 furti in abitazione) ai danni di anziani, perpetrati tra le province di Trento e Brescia, da aprile 2019 a gennaio 2020. 

Per risalite alle identità dei ladri, si è proceduto all'attenta analisi dei siti internet dediti alla vendita di autovetture di grossa cilindrata, identiche a quelle con targhe contraffatte, utilizzate per le rapine. Raffrontando gli annunci, e estrapolazioni dai sistemi pubblici di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti a individuare un gruppo piemontese, di origini sinti, gravitante su Alba (CN) e Asti, che aveva rapporti con il proprietario di una vettura. La presenza di personaggi legati al mondo dei furti, tra cui un sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, ha consentito quindi di avviare i successivi servizi di osservazione e pedinamento.

Nel corso delle trasferte i criminali utilizzavano sistemi ricetrasmittenti per comunicare e captare le trasmissioni delle forze dell'ordine, celando arnesi e refurtiva in appositi vani delle autovetture.

 

 

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