Fulvio e Sandro, sfida da 100 km nel deserto

Nuova epica impresa nel Sahara per gli ultrarunners Gaffurini e Moneghini: 16 ore di corsa nel deserto
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A distanza di due settimane, la «voce del deserto» non si è ancora spenta dentro di loro. Nella testa e nelle orecchie di Sandro Gaffurini e Fulvio Moneghini risuona ancora quel borbottio potente e sommesso, creato dall'incontro tra il vento e la sabbia.
Un rumore di fondo, irripetibile altrove, colonna sonora dell'epica impresa coronata dai due forti ultramaratoneti bresciani alla fine di ottobre in Tunisia: 100 chilometri nel Sahara in un'unica tappa, dall'oasi di Chenini all'oasi di Ksar Ghilane.

L'evento agonistico porta la firma dell'organizzazione Zitoway Sport & Adventure, che ha iscritto un numero molto ristretto di atleti (meno di 140), d'ambo i sessi.
Sandro, 40 anni di Brescia, e Fulvio, 45 anni di Salò, ce l'hanno fatta, tagliando il traguardo in 16 ore e 6 minuti, al 58° e 59° posto. Il tempo limite era di 22 ore. Con il loro ritmo regolare, senza strappi, hanno ottimizzato le forze, dosando le energie, e soprattutto trainandosi a vicenda, come fanno da sempre.

«Correre per 80 km su cento avvolti dalla notte del deserto, guidati unicamente dalla lampada sul berretto e dal nostro equilibrio psico-fisico, è un'esperienza straordinaria», raccontano con una luce marziana nel volto.
In una corsa così, contrassegnata per lo più da piste dure e compatte, qualche mulattiera e negli ultimi 15 chilometri da massacranti saliscendi fra le dune, «con - spiegano - una sabbia ostile quanto può esserlo la neve fresca», nulla può essere lasciato al caso. Dall'abbigliamento tecnico allo zaino, completo di kit di sicurezza (sieri antiveleno, bussola, torcia, coperta), acqua e integratori alimentari. Ogni venti km i punti di ristoro predisposti dall'organizzazione. «Molti si sono ritirati o hanno ceduto nella parte finale, dove noi invece abbiamo accelerato recuperando posizioni», raccontano.

Dopo la Marathon des Sables nel Sahara marocchino disputata a Pasqua con il veronese Luca Battistoni e il comasco Corrado Ratti (250 km in sei tappe), la no-stop tunisina è per Gaffurini e Moneghini un altro sogno avverato.

Valerio Di Donato

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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