Frecciarossa delle 17.45 cancellato: l'allarme dei pendolari
Non fosse già costellato di disagi, il giorno dei pendolari bresciani rischia di conoscere ora una nuova complicazione. Trenitalia, infatti, ha annunciato la soppressione in via definitiva di uno dei collegamenti maggiormente utilizzati da quanti giornalmente si spostano lungo l'asse Milano-Brescia. Si tratta del Frecciarossa che ogni giorno parte da Milano alle 17.45 e arriva a Brescia alle 18.21, destinato ad essere cancellato a partire da febbraio.
Un disagio non da poco, visto che ai molti che quotidianamente salgono su quel treno non resteranno altri treni analoghi nella fascia che per molti è fondamentale per rientrare a casa dopo la giornata di studio e lavoro. Salvo far ricorso ai collegamenti regionali, rispetto ai quali si moltiplicano, specie in tempo di Covid, le lagnanze per l'eccessivo affollamento e le mancate misure di distanziamento sociale.
«È vergognoso che un'azienda di proprietà dello Stato come Trenitalia non faccia altro che pensare al proprio tornaconto economico, dimostrando incoscienza e mancanza di rispetto verso la propria utenza». Questo il commento del deputato leghista Eva Lorenzoni (che presenterà interrogazione al Ministero) e dell’assessore regionale Fabio Rolfi circa la decisione di Trenitalia di cancellare l’ultimo treno Frecciarossa da Milano in direzione Brescia-Venezia.
«Dopo le numerose cancellazioni di treni da parte del gestore sulla direttrice - spiegano Lorenzoni e Rolfi -, questo treno è l’ultimo mezzo che consente ai lavoratori titolari di abbonamento ad alta velocità di fare ritorno a Brescia e nel Veneto dal capoluogo lombardo».
E ancora: «I due Frecciarossa del mattino sono stati comunque mantenuti, obbligando così l’utenza proveniente da Brescia a un esborso salato per un abbonamento che garantisce il servizio soltanto all’andata. Di fatto l'ultimo treno ad alta velocità per il ritorno sarà quello delle 16.13. Questa scelta avrà conseguenze pesanti su tutti i pendolari».
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