Fratelli d’Italia accoglie Mattia Margaroli e punta alla Loggia
Dopo un anno di voci, spifferi e mancati annunci, ora è ufficiale: Mattia Margaroli entra in Fratelli d’Italia. In questo modo il partito di Giorgia Meloni si rafforza in Loggia, dove il gruppo sale a tre consiglieri: Margaroli, Natali e Calovini. Un risultato «storico» per la formazione di destra, celebrato nella sede del partito alla presenza del coordinatore regionale Daniela Santanché e dal suo vice Romano La Russa, da qualche settimana «traghettatore» della federazione bresciana. La forte crescita di FdI, anche a Brescia, ha portato a non poche fibrillazioni nel partito, soprattutto tra il nucleo storico e i nuovi ingressi.
Santanché però invita all’unità. «Unità e crescita sono le parole d’ordine che mi ripete sempre Giorgia Meloni - spiega -. Dobbiamo essere fieri delle nostre battaglie. FdI è ormai il primo partito. Dobbiamo agevolare le persone che vogliono avvicinarsi a noi». L’attuale coordinatore provinciale Gianpiero Maffoni tra gli impegni di sindaco (Orzinuovi) e senatore è pronto a farsi da parte. «È stata una figura fondamentale per la nostra crescita - continua Santanché - ora si apre un nuovo percorso. Nessun ruolo è a vita. Dobbiamo riorganizzarci e il lavoro di Romano La Russa sarà quello di trovare un nuovo coordinatore provinciale nel più breve tempo possibile e nel segno dell’unità».
«Io commissario? Non mi interessano il ruolo - spiega La Russa -. Sono un soldatino. Mi è stato chiesto di dare una mano per riorganizzare il partito a Brescia. E lo sto facendo. C’è molta vivacità, forse troppa. Avere correnti non è un fatto negativo, ma dobbiamo crescere restando uniti». «Il partito ha bisogno di rinnovarsi in vista delle prossime sfide. Servono energie nuove» aggiunge Maffoni.
L’approdo di Margaroli in FdI è dunque motivo di «grande soddisfazione» spiega Santanché. Il capogruppo in Loggia resta Gianpaolo Natali. «Ci aspetta una grande battaglia in vista del 2023» dice Natali. E Margaroli aggiunge: «Deve essere una battaglia unitaria di tutto il centrodestra». In questi anni, soprattutto con la Lega, non sono mancate le tensioni. «La nostra forza è l’unione» ribadiscono i vertici di Fratelli d’Italia. Ma «dobbiamo sederci al tavolo con pari dignità, senza che qualcuno pretenda di comandare».
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