Franco Saresera, una bontà timida ma appassionata

Silenziosa, quasi timida. Restia a parlare di sé, quando lo fa si commuove. È la «bontà» riconosciuta, e premiata, di Franco Saresera, a cui è stato assegnato domenica il premio istituito cinque anni fa dalla Pro loco di Mompiano.

Come da tradizione la targa con il «grazie» della comunità è stato consegnato al termine del pranzo (da 220 persone) ospitato, non a caso, nella scuola Nikolajewka, luogo di convergenza di molte delle «forze buone» del quartiere. «È un riconoscimento per chi si impegna nel nostro quartiere: Franco negli anni ha dato tanto», spiega Marina Rossi, presidente della Pro loco di Mompiano.

Settantasette anni, una lunga militanza nel Partito comunista («Una storia purtroppo finita, il mio attivismo è iniziato a quattordici anni ma adesso non c’è più niente», ripete Franco). Non solo politica: da 45 anni presidente della Cooperativa lavoratori («Spero di riuscire a trovare qualcuno con idee nuove, è il momento giusto») e parte attiva dell’associazione Volontari di Mompiano.

Il premio non se lo aspettava, ma definisce la bontà «dare tutto quello che si può agli altri perché dare dà molta più soddisfazione che ricevere». Franco è impegnato anche nel sindacato dei pensionati: «Quando arrivano anziani che non sanno di avere diritto a sostegni economici e riusciamo a farglieli avere per me è raggiungere un grande obiettivo». 

Un’iniziativa corale, a cui partecipano la parrocchia di San Gaudenzio, il gruppo Alpini e il gruppo Amici del villaggio Montini, Bimbo chiama bimbo, Gnari de Mompià, l’associazione Volontari di Mompiano, i Genitori di Mompiano, Filo d’argento e la Caritas parrocchiale. E proprio alla cooperativa Nikolajewka sarà devoluta parte del ricavato dell’evento: il resto servirà invece per finanziare il restauro degli affreschi di S. Cristoforo in S. Antonino di Mompiano.