Fotovoltaico, per allacciare l'impianto (e farlo funzionare) servono almeno due mesi

È stata snellita la norma che riguarda le autorizzazioni per l'installazione, ma la procedura per l'allaccio alla reta resta lunga
I pannelli fotovoltaici installati su un'abitazione privata
I pannelli fotovoltaici installati su un'abitazione privata
AA

Se finalmente avete un impianto fotovoltaico - che magari avete atteso per mesi, tra pannelli introvabili, zanche in ritardo, inverter ordinati ma mai consegnati, pagando tutto di più -, non cantate vittoria: prima di iniziare a produrre e immettere nel sistema energia pulita dovete superare un altro (l’ennesimo) scoglio, questa volta burocratico. Perché se è vero che da maggio la nuova norma snellisce tutta la parte che riguarda le autorizzazioni per l’installazione dell’impianto, per allacciarlo alla rete e farlo entrare in funzione serviranno almeno altri due o tre mesi.

A Brescia e provincia (dove nel 2021 è cresciuta la potenza installata) il gestore più presente è Unareti, a cui bisogna rivolgersi per tutta la pratica. Una procedura che il singolo cittadino non può fare in autonomia, perché è necessario appoggiarsi a uno studio di progettazione, ovviamente a pagamento. Questo ente terzo si occupa dell’invio di tutta la documentazione a Unareti prima e a Terna poi, un iter necessario affinché l’impianto entri in funzione.

Tutti i passaggi, dall'inizio

«Il primo passo è la presentazione della domanda di connessione a Unareti, che dopo aver messo a confronto la potenza dell’impianto fotovoltaico con l’energia richiesta nel contratto di fornitura invia il preventivo per l’installazione del contatore di produzione, uno strumento che misura l’energia green prodotta e immessa nella rete» spiega Paolo Chioda, di uno studio di progettazione bergamasco a cui si rivolgono molto installatori dell’Ovest bresciano. Per avere il preventivo ci vuole circa un mese. Versata la somma richiesta - che per un impianto medio che produce meno di quanto si chieda al gestore, si aggira intorno ai 120 euro -, Unareti impiega un’altra decina di giorni per dare il via libera definitivo all’iscrizione a Terna, la rete nazionale di trasmissione di energia elettrica.

Il professionista che affianca il cittadino lo iscrive al portale di Terna, producendo tutta la documentazione necessaria che comprende anche i dati catastali dell’immobile su cui è stato installato l’impianto, le mappe della struttura, le certificazioni rilasciate dal tecnico che ha fisicamente posato il tutto e tutti i dettagli relativi ai componenti, dai pannelli all’inverter.
Superato anche questo passaggio, Unareti verifica che tutti i dati inseriti siano corretti e - se tutto è andato a buon fine - rilascia la pratica di fine lavori.

Dopo due mesi, arriva il secondo contatore

A questo punto sono passati circa due mesi dall’apertura della procedura di attivazione dell’impianto, Unareti provvede all’installazione del contatore e il sistema fotovoltaico può finalmente iniziare a produrre energia.

La pratica però non è conclusa: Unareti chiede l’iscrizione all’anagrafica unica degli impianti (Unpr Gaudi), poi tutti i dati vengono inviati al Gse, il Gestore dei servizi energetici, per sottoscrivere la convezione che «rimborsa» il cittadino dell’energia prodotta, ma non utilizzata, che viene immessa sulla rete. Dal verbale di allaccio passa dunque ancora un mese. A questo punto però l’impianto produce energia pulita e, finalmente, distribuisce anche quella in eccesso.
Ci sono voluti tre mesi (ammesso che tutto sia filato liscio).

Avete avuto anche voi difficoltà nell'installare un impianto fotovoltaico? Avete riscontrato lungaggini burocratiche? Mandateci le vostre testimonianze nei commenti con hashtag #Bresciafotovoltaica e le racconteremo in un'inchiesta sul giornale: se volete farlo in forma anonima scriveteci nei messaggi o via email a gdbweb@giornaledibrescia.it

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato