Formigoni: «Fantasie, nessun avviso di garanzia»

Il governatore ribadisce l'insussistenza delle indiscrezioni sull'inchiesta milanese: «Non mi dimetterò».
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Roberto Formigoni, anche dopo le conferme, non ufficiali, di un’indagine nei suoi confronti nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri, ribadisce: «Non c’è nessuna novità se non altre fantasie anche da parte delle agenzie». Il governatore lombardo sottolinea di non aver ricevuto alcuna «comunicazione di garanzia», circostanza confermata da fonti investigative, «ed essendo certo della correttezza della procura - aggiunge intervistato dal Tgcom24 - ribadisco che si tratta di notizie false e destituite di ogni fondamento. Il fatto non sussiste».

«Non ho mai avuto un finanziamento - continua Formigoni a proposito dell’ipotesi di reato di finanziamento illecito - tantomeno illecito e tantomeno di 500 milioni da nessuno. Sono affermazioni risibili e ludiche». Il governatore smentisce anche che vi siano delibere regionali a favore della Maugeri. «Sono fantasie di alcuni romanzieri che cercano di spacciarle per verità. Tutte le delibere della regione vengono pubblicate il giorno dopo su Internet. La procura le ha esaminate una per una per oltre un anno e le ha trovate tutte regolari. Sono sereno e tranquillo davanti ad attacchi strumentali infondati». Formigoni ribadisce anche l’intenzione di non dimettersi, «come hanno fatto benissimo a non farlo miei colleghi come Errani, Vendola, De Magistris. Io ho sempre detto che le accuse uscite sui giornali sono false. Se qualcuno dimostrasse che ho portato vantaggi a Daccò mi dimetterò. Ma deve essere dimostrato in maniera inoppugnabile da un tribunale giudicante. Sono sereno e tranquillo perchè ho la coscienza a posto».

 

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