Foreign fighter arrestato: «Radicalizzazione in rete»
«Si è radicalizzato in Germania e attraverso internet. Si è addestrato militarmente nella Siria del nord in una sorta di comunità dei foreign fighters
denominata»: è quanto ha detto stamattina in conferenza stampa, il procuratore di Brescia Carlo Nocerino in merito all'arresto in Siria di Samir Bougana, foreign fighter nato a Gavardo, che si era arruolato per lo Stato Islamico.
«È accusato di partecipazione all'attività terroristica dell'Isis ed è il primo foreign fighter italiano che voleva tornare in Italia dopo aver combattuto per l'Isis»: ha sottolineato il procuratore. L'italo-marocchino, 25 anni, padre di tre figli avuti durante il periodo di arruolamento, si trova ora in carcere in Italia. Un anno fa era stato arrestato dalle forze curdo-siriane.
«Le alternative al suo ritorno in Italia erano inaccettabili per la nostra costituzione e per questo ora è sotto il nostro controllo e sarà interrogato» ha detto il sostituto procuratore di Brescia Erica Battaglia, titolare dell'inchiest. «Le nostre accuse nei suoi confronti sono state avvalorate da un giudice. Bougana ha sempre reso dichiarazioni che hanno confermato il quadro accusatorio anche attraverso interviste alla stampa - ha aggiunto il magistrato bresciano -. Ha spiegato di essere stato quattro anni nello Stato islamico. Era indagato dalle autorità italiane prima che venisse arrestato dai curdi. Ora - ha aggiunto il pm - ci potrà spiegare le tecniche di addestramento che potranno esserci utili per nuove indagini».
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