Fontana: «Ignobile l'attacco incendiario al centro anti-Covid»
«Attacco ignobile. Una bottiglia incendiaria è stata lanciata all'alba contro il centro vaccinale di via Morelli a Brescia. Fortunatamente non si registrano feriti e, non trovando nulla di infiammabile, l'incendio non si e' propagato». Così, in un post su Facebook, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo l'epispodio avvenuto questa mattina.
«Il centro - aggiunge - è stato realizzato con i fondi della generosità bresciana, grazie all'iniziativa aiutiAMOBrescia avviata nel corso della prima ondata del Covid-19. Le forze dell'ordine stanno ricostruendo quanto accaduto attraverso le telecamere di sicurezza per identificare i responsabili di questo gesto assurdo e malavitoso», conclude Fontana.
Il governatore lombardo è stato più volte in visita al centro di via Morelli, l'ultima meno di un mese fa in occasione della visita ad alcuni degli hub vaccinali del Bresciano.
«Siamo vicini ai lavoratori del centro vaccinale di Brescia colpiti da un atto intimidatorio ignobile.Grazie a chi ogni giorno lavora per la nostra salute. Questi gesti folli non fermeranno il loro lavoro». Lo afferma su Twitter il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
«L’atto eversivo di questa mattina a Brescia, con due molotov lanciate contro il centro vaccinale di via Morelli, è una spia pericolosa che non va sottovalutata. I nostri sanitari e coloro che somministrano le dosi devono sentire lo Stato dalla loro parte. Ho sentito il dovere di chiamare il prefetto di Brescia, Attilio Visconti, per manifestare alla cittadinanza la vicinanza e la solidarietà di tutto il governo. Il prefetto mi ha assicurato il massimo impegno per rintracciare i responsabili di questo inqualificabile episodio, e mi ha garantito che il centro vaccinale di via Morelli sarà - anche grazie all’operazione ‘strade sicure’ - sorvegliato 24 ore su 24 da militari dell’esercito. Una importante iniziativa, che l’esecutivo condivide e che sarà certamente apprezzata dai bresciani». Lo afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.
Ferma condanna viene anche dall'assessore regionale bresciano Fabio Rolfi: «Massima solidarietà e vicinanza istituzionale a tutti gli operatori dell'Asst Spedali Civili di Brescia e ai volontari bresciani impegnati in questa grande battaglia contro il virus. AiutiAMOBrescia è un esempio di grande unità territoriale tra volontariato e mondo sanitario: un patrimonio della città che vogliamo difendere e valorizzare. La campagna vaccinale a Brescia non si ferma. Auspico che le indagini siano svolte in tempi brevi e che i delinquenti che hanno lanciato queste bottiglie siano individuati al più presto».
«Prendere di mira uno dei simboli della lotta al Covid è quanto di più riprovevole si possa vedere in queste ore. È un gesto vergognoso, che offende la nostra Comunità nel profondo»: lo dice la Vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Simonia Tironi aggiungendo: «un’offesa a tutti noi è profondissima perché riguarda una delle prime linee della lotta al Coronavirus e inoltre colpisce un centro che è simbolo della solidarietà di tutti i Bresciani. Auspico che quanto prima si possa fare chiarezza».
Anche la consigliera regionale bresciana e presidente del Gruppo misto Viviana Beccalossi non usa giri di parole per qualificare quanto avvenuto in via Morelli e gli autori dell'attacco: «Un gesto vigliacco e doppiamente grave perché colpisce un simbolo della sofferenza di Brescia e di chi ha perso i propri cari, della generosità dei suoi cittadini e della speranza che i vaccini stanno ridando a chi vede da mesi chiusa la propria attività economica. Se fortunatamente non si registrano danni alle persone e il centro vaccinale funziona regolarmente, resta la rabbia per un’azione spregevole e criminale, che tra l'altro ha colpito gli spazi mensa dove gli operatori e i volontari impegnati nelle vaccinazioni trovano un attimo di respiro. La speranza - conclude Viviana Beccalossi - è che gli autori di questo vero e proprio attentato siano prontamente individuati dalle forze dell’ordine. Qualsiasi siano le motivazioni, sono certa che non ci sia bresciano che non si augurerebbe una punizione esemplare per questi idioti bastardi»
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