Fondi per il tram, c'è anche il via libera dalla Corte dei Conti
Ora il finanziamento statale è a tutti gli effetti ufficiale. La Corte dei Conti ha infatti registrato il decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture Giovannini che assegna 359 milioni di euro al Comune di Brescia per la realizzazione del nuovo tram «Pendolina-Fiera».
«Speravo che la notizia arrivasse entro fine anno e così è stato - scrive su Facebook l’assessore Federico Manzoni nel divulgare la notizia -. L’assegnazione al Comune del finanziamento statale si è a tutti gli effetti perfezionata. Dopo l’intesa in Conferenza Unificata Stato-Regioni-Autonomie Locali lo scorso 11 novembre e la sottoscrizione del ministro Giovannini lo scorso 22 novembre, l’altro ieri (27 dicembre) il decreto del Ministero è stato registrato dalla Corte dei conti. Ora al lavoro per la progettazione definitiva!».
Roma ha premiato il progetto bresciano finanziando quasi interamente l’opera (il costo complessivo è stimato in 363 milioni). Quei soldi devono essere spesi in tempi brevi. Il decreto prevede infatti che entro il 31 dicembre 2023 vadano affidati i lavori. O, in caso di appalto integrato, quella data è la dead line per l’approvazione del progetto esecutivo. Insomma, in un paio d’anni va chiusa la parte progettuale-autorizzativa (pena la revoca del finanziamento), in modo che nel 2024 possano partire i cantieri. Il calendario è dunque serrato. Brescia Mobilità ha elaborato il progetto di fattibilità tecnico-economica, partendo dal lavoro congiunto svolto un paio di anni fa con Italferr-Ferrovie dello Stato (al tempo la proposta bresciana non venne però finanziata dal Ministero).
La prossima mossa sarà l’elaborazione del progetto definitivo. L’attuale disegno prevede una linea di 11,6 km con 24 fermate, con capolinea Pendolina e Fiera e passaggio in via Volturno, via Mazzini, Stazione, via Corsica e via Orzinuovi, con doppio interscambio con la metropolitana (a San Faustino e Fs). L’obiettivo è inaugurare l’opera all’inizio 2029.
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