Fondazione Comunità, da 20 anni al servizio della solidarietà

Cerimonia in Santa Giulia per ricordare la nascita dell’ente. Alberta Marniga: «Siamo un punto di riferimento»
20 ANNI DI GENEROSITA'
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È un pilastro della beneficenza nel Bresciano, declinata in senso moderno. La società civile impegnata in prima persona per arrivare laddove lo Stato non può o non vuole. Dalla sanità alla cultura, dall’assistenza all’educazione, dalla formazione all’aiuto verso chi è nel bisogno, dalla tutela del patrimonio artistico e ambientale al contrasto della povertà. La Fondazione della Comunità Bresciana compie vent’anni, affermando il suo ruolo centrale nel sistema della solidarietà nel nostro territorio.

La nascita ufficiale il 21 dicembre 2001 e ieri pomeriggio Santa Giulia ha ospitato una breve cerimonia per ricordare l’anniversario. Non una festa, piuttosto un momento per condividere con i rappresentanti delle istituzioni, della società civile, del mondo economico e culturale, gli sforzi e i risultati di questi vent’anni.

La sfida

  • La cerimonia in Santa Giulia per i 20 anni di Fondazione della Comunità Bresciana
    La cerimonia in Santa Giulia per i 20 anni di Fondazione della Comunità Bresciana
  • La cerimonia in Santa Giulia per i 20 anni di Fondazione della Comunità Bresciana
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  • La cerimonia in Santa Giulia per i 20 anni di Fondazione della Comunità Bresciana
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  • La cerimonia in Santa Giulia per i 20 anni di Fondazione della Comunità Bresciana
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«È un grande compleanno», commenta la presidente Alberta Marniga. «Siamo un punto di riferimento. Vent’anni fa non si sapeva quale sarebbe stato il futuro della Fondazione. Oggi possiamo dire di essere la più grande della Lombardia dopo la Fondazione Cariplo». Vale a dire la casa madre. «Abbiamo vinto la sfida - prosegue la presidente - che era raddoppiare il patrimonio iniziale di 5 milioni con il contributo del territorio».

In questi anni la Fondazione è riuscita a calamitare sempre più risorse da destinare a bandi e progetti. Ha svolto un ruolo da tramite fra chi desidera donare e chi ha bisogno di ricevere. Sono ben 77 i fondi patrimoniali attivi, «famiglie - spiega Marniga - che hanno creduto nella Fondazione come strumento di beneficenza». Il patrimonio (dato del 2020) è di 21,4 milioni.

I bandi

Nel rapporto 2020 dell’ente si leggono numeri importanti, che danno conto di un’attività intensa dal 2001: 79 milioni erogati tramite i fondi, oltre 37 milioni attraverso 177 bandi che hanno sostenuto quasi tremila e ottocento progetti. «C’è una cosa interessante da dire: i beneficiari ci ringraziono per le donazioni, ma anche per le competenze e il confronto», spiega la presidente. «È una coprogettazione che nasce da un positivo scambio di idee». Impossibile elencare gli interventi finanziati. «Fra i maggiori mi vengono in mente il Castello di Brescia e quello di Padernello».

AiutiAMObrescia

AiutiAMObrescia è diventata anche un libro, risultato della ricerca del prof. Malavasi - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
AiutiAMObrescia è diventata anche un libro, risultato della ricerca del prof. Malavasi - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Ma l’impresa più significativa, per dimensione e valore sociale, è stata AiutiAmoBrescia, in collaborazione con il nostro giornale. Quasi 19 milioni raccolti l’anno scorso da oltre 58mila donazioni (molte collettive): cittadini (il 63% del totale), enti pubblici, aziende, terzo settore, anonimi (un terzo). «Nella pandemia Brescia ha saputo esprimere il meglio di se stessa - dice la presidente - in termini di coesione, di spirito di servizio, di solidarietà. Il sodalizio con il Giornale di Brescia ne è stato il collante» Un’esperienza straordinaria, «una raccolta che ha fatto conoscere a tutti i bresciani la nostra Fondazione», aggiunge Marniga.

In occasione dei vent’anni è stato creato anche un nuovo logo, «per renderci più riconoscibili». È stato presentato ieri sera, impresso su delle tazze. La cultura del dono, quindi. Che si può affermare in vari modi attraverso la Fondazione: donando ai fondi patrimoniali già costituiti, creandone di nuovi, finanziando specifici progetti, destinando un’offerta alla Fondazione per le attività statutarie, destinando alla stessa il 5 per mille. Per saperne di più si può consultare il sito www.fondazionebresciana.org.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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