Folla al Calini per due «folli» Dies Fasti

Grande successo e partecipazione, mercoledì e giovedì, per i due giorni «folli» al liceo scientifico Calini.
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Grande successo e partecipazione per i due giorni «folli» al liceo scientifico Calini. «Ragione e follia» è infatti il tema dei Dies Fasti, la manifestazione culturale aperta alla scuola e alla città con ospiti illustri e appuntamenti di grande richiamo.

Presenza  massiccia di studenti, anche se non obbligatoria. Come martedì sera, quando  i ragazzi si sono esibiti in un’anticipazione musicale dell’iniziativa, articolata mercoledì e giovedì su una ridda di appuntamenti da mattina a sera.

Rivolto in particolare ai giovani, e non solo, l’incontro, mercoledì mattina, con Emilio Quaranta - oggi garante dei detenuti, già procuratore capo per i minori -; Quaranta ha ripercorso il processo agli assassini di Desirée Piovanelli, minorenni all’epoca dei fatti e «mai segnati da pentimento, sobillati da un adulto avvezzo all’assunzione di stupefacenti».

All’orario opportuno, «Dies Fasti» si è trasformato nei «Dies Pasti» cucinati da II e III A dell’istituto alberghiero Dandolo di Corzano; con il docente Massimo Cimadoro, ispirati mercoledì alla ragione e giovedì alla follia, hanno preparato un dessert di «Riflessivi pensieri» per digerire «Il probabile movente».

Protagonista mercoledì anche il volontariato, con l’incontro «L’elefante nella stanza» sulla follia della guerra con don Fabio Corazzina e Manitese. Guest star della prima giornata Lella Costa, protagonista della performance «Amleto, Ofelia e gli altri» che è stata applaudita da un’Aula Magna gremita.

La giornata di giovedì si è aperta con lo sport. Il capitano delle Rondinelle Zambelli si è raccontato nell’anno del centenario del Brescia Calcio. Tantissimi studenti hanno ascoltato gli aneddoti del giocatore.

Ancora Shakespeare e le follie geniali dei personaggio dell’autore di Stratford-upon-Avon nel secondo pomeriggio dei Dies Fasti. L’Aula Magna ha ospitato giovedì l’incontro con l’attrice Lucilla Giagnoni, che ha portato in scena una doppia veste: Capuleti e Montecchi, Desdemona e Otello, Macbeth e la sua Lady, in ideale trait d’union con la partecipazione di mercoledì di Lella Costa. La grande chiusura, quasi un galà aperto alla città, è stato affidato a Bruno Bozzetto ospite al cinema Nuovo Eden.

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