Folgorata sul tombino, è salva grazie alla cognata

La donna stava camminando insieme alla figlia quando di colpo si è accasciata
FOLGORATA, SALVA PER MIRACOLO
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In via Galileo Galilei, nei campi alle porte di Gussago, gridano al «miracolo». E quanto accaduto a Paola, che con il marito Roberto e la figlia Eva vive dietro la cascina della cognata Monica e dei suoceri, effettivamente ha dell’incredibile.

È domenica. Su città e provincia si è appena abbattuto un acquazzone e l’intera zona agricola è allagata. Tutta la famiglia è raccolta con alcuni vicini sotto il portico di casa, in attesa che spiova: la strada è sommersa e si teme che l’acqua possa entrare nelle abitazioni. Sono circa le sette di sera quando si avvicina un ragazzo per chiedere aiuto: con la sua auto è finito in un fosso. Senza pensarci troppo Roberto decide di andare a prendere il suo trattore mentre Paola con la figlia si avvia verso la macchina per capire la gravità dell’incidente. E qui accade l’imprevedibile.

Mentre cammina, Paola di colpo s’accascia. Eva, pensando ad una caduta, s’inchina per aiutarla a rialzarsi, ma appena la tocca prende la scossa. La mamma, passando su un tombino dell’Enel è rimasta folgorata. La ragazza corre a chiamare aiuto e sul posto arrivano subito Monica, due cugini e alcuni vicini, che nel tentare di aiutare Paola rimagono al loro volta fulminati. Nel frattempo Roberto raggiunge il gruppo con il trattore e capisce che la moglie è in pericolo di vita.

Pur sentendo la scossa riesce a staccare Paola dal tombino e a portarla sotto il portico, dove la donna sembra priva di vita. Roberto si dispera insieme ai genitori e alla figlia e chiede aiuto a Monica, la sorella che fino a quindici anni prima è stata volontaria della Croce Bianca. «Un miracolo». «Sono stati momenti terribili che non dimentecheremo mai più - racconta Monica - Paola aveva gli occhi girati e la bava alla bocca. Ho iniziato a praticare il massaggio cardiaco mentre il medico del 112 al telefono mi incoraggiava. Ma non dava segni di vita».

Mentre sotto il portico della cascina cresce la disperazione di familiari e vicini di casa, Monica non si arrende e continua la manovra di salvataggio, che dà i suoi frutti. «Paola lentamente ha ricominciato a respirare - ricorda - e abbiamo cominciato a sperare». Nel frattempo sul posto sono arrivati i medici del 118 che hanno preso in cura Paola, mentre vigili del fuoco e tecnici dell’Enel hanno messo in sicurezza il tombino, danneggiato pare da alcuni topi che hanno rosicchiato i fili dell’elettricità. Oggi Paola sta meglio: ricoverata all’ospedale Civile di Brescia ne avrà per sette giorni. «Siamo ancora scossi - afferma Monica- e convinti che qualcuno per un attimo abbia guardato giù. Paola è viva per miracolo».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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