Foibe, la storia "segreta" di Sergio Marchionne
L’imminente 10 febbraio, “Giorno del Ricordo delle foibe e dell’esodo” non sarà una giornata qualsiasi per Sergio Marchionne. Pochi sanno, infatti, che l’a.d. della Fiat ha radici istriane e una drammatica storia famigliare alle spalle, che riporta agli anni della Seconda guerra mondiale, quando nazi-fascisti da una parte, e partigiani titini dall’altra, si combattevano aspramente sull’ex confine orientale.
Tra le vittime incolpevoli di quella mattanza, il nonno materno di Marchionne, massacrato e gettato in una foiba dai partigiani jugoslavi e uno zio fucilato dai tedeschi. Ferite non rimarginabili per Maria Zuccon, la mamma di Sergio, che nel dopoguerra fuggì in Italia per sposare il carabiniere Concezio Marchionne, di cui si era innamorata quando il militare prestava servizio in Istria negli anni Quaranta.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato