Fiorella Mannoia è Donna Straordinaria 2022: «Mettetevi in testa che non tutto è concesso»
«E ti diremo ancora un altro… Sì. Oppure no: non sempre è 'sì', non è che vi mettete in testa che tutto è concesso, eh!»: Fiorella Mannoia ha chiuso così, con un minuscolo live estemporaneo e una battuta sul consenso e sulla violenza di genere la mattinata che l'ha vista protagonista nell'Auditorium San Barnaba.
L'occasione era la premiazione come Donna Straordinaria 2022, il riconoscimento che ogni anno l'Associazione Montessori Brescia assegna a una figura femminile che, come la pedagogista Maria Montessori, rappresenta un'ambasciatrice dei bambini e delle donne nel mondo.
Prima di lei, ad essere premiate nella rassegna annuale furono Barbara Schiavulli, Grazia Honneger Fresco, Liliana Segre, Silvia Vegetti Finzi e Francesca Del Rosso.
Presentata dalla Presidente dell'Associazione Montessori Rosa Giudetti, da Paola Veneziani e Nicola Nodari dello stesso ente e dall'assessora alle pari opportunità del Comune di Brescia Roberta Morelli («emozionata e felice di avere Mannoia qui, dato che le sue cause umanitarie e sociali a cui contribuisce con l'arte sono davvero importanti»), Mannoia ha riservato al suo pubblico - formato da numerosissime donne, rappresentanti di associazioni e studenti e studentesse delle scuole bresciane di secondo grado - parole profonde. «Vedere una mamma sottomessa non è un bell'esempio, né per le femmine né per i maschi, anche perché i bambini assorbono», ha spiegato riferendosi anche all'importanza dell'educazione, centrale nella vita di Maria Montessori.
E per quanto riguarda le cause che sposa, dice, la sua non è una scelta, ma un'attitudine. «Non canto brani in cui non credo, che non mi rappresentano, e soprattutto non mi alzo alla mattina pensando 'devo appoggiare quella causa'. Lo faccio in maniera naturale».
A facilitarla, svela, è proprio la musica. «La musica più di ogni altra forma ha la capacità di arrivare a tutti. Non devi recarti in un museo per guardarla, come un quadro, ma arriva in casa e puoi ascoltarla sempre». E per cambiare il mondo, suggerisce, basta guardarsi negli occhi. «Anche quando diamo una moneta a una persona in difficoltà, semplicemente. Guardiamoci negli occhi, facciamo un sorriso».
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