Fine del mondo? Mai dire Maya

L'appuntamento con la presunta fine del mondo è fissato per venerdì 21 dicembre.
Verso la fine del mondo?
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Fra chi ci scherza, quelli che ne approfittano per fare baldoria e chi in fondo un pochino di strizza ce l’ha sul serio, la fine del mondo è vicina. Così dicono i Maya. Meglio. Così dicono quelli che dicono di aver capito i Maya. L’appuntamento con la catastrofe presunta è per questo venerdì, 21 dicembre. Quanto alle modalità e all’ora, restano parecchi dubbi. C’è innanzitutto da discutere di fuso orario. I gran sacerdoti avranno tarato il gran disastro sul meridiano di Chichen Itza o avranno localizzato la distruzione altrove? Perplessità anche maggiori investono la sfera «organizzativa»: dobbiamo prepararci a un asteroide, a uno tsunami o allo sbarco di marziani in divisa?

Certo. Gli esperti da mesi diffondono informazioni rassicuranti, ribadendo a tutta di voce che non a una catastrofe andiamo incontro quanto a un cambiamento. A una rigenerazione globale che potrebbe rivelarsi positiva per l’universo così come lo conosciamo noi.
E intanto però i «Maya» party impazzano e c’è chi cerca di lucrare sulle psicosi collettive proponendo veri e propri kit di sopravvivenza. I soliti eccentrici d’oltreoceano vantano milionari che si sono procurati un bunker. A Polaveno, dove le grotte non mancano, gli speleologi si caleranno in una grotta. E se per il medio bresciano la parola «Maya» ha il sapore dell’abbuffata, si organizzano ovunque banchetti e cene in famiglia. Come e meglio di Capodanno.

E prima che la mezzanotte passi senza esplosioni e inondazioni ci sarà tempo per i bilanci da fine del mondo. Occasione per tutti di fare il punto sulla propria vita, a scavalco fra i traguardi raggiunti e gli obiettivi da rincorrere, Maya permettendo.

Ilaria Rossi

E voi, come trascorrerete la notte della fine del mondo? E se i Maya avessero ragione, cosa rimpiangereste di non avere fatto? Scriveteci a gdbweb@giornaledibrescia.it

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