Fine del mercato tutelato, per gli over 75 anni non cambia nulla
Il mercato libero è già realtà per il gas, nei prossimi mesi lo sarà per l’elettricità. Ovviamente sono state previste garanzie per fasce cosiddette deboli di popolazione. I clienti «vulnerabili» continueranno infatti a essere serviti rispettivamente nel «Servizio di tutela della vulnerabilità» per il gas naturale e nel «Servizio di maggior tutela» per l’energia elettrica, a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera).
I requisiti per essere «clienti vulnerabili» sono stati stabiliti nell’art. 2 del decreto Aiuti bis: coloro che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (aventi diritto al bonus sociale); rientrano tra i soggetti con disabilità (ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92); hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi; versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni); hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa; hanno un’età superiore ai 75 anni, inteso dal compimento del settantaseiesimo anno di età nell’anno solare in corso.
Va precisato che ai clienti del servizio di tutela gas dovrebbe essere arrivata una lettera dal proprio gestore, nulla deve essere invece comunicato dal cliente stesso. Il servizio di tutela della vulnerabilità prevede condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità. Consistono in un prezzo variabile su base mensile, determinato sulla base della media mensile dei valori consuntivi del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano, a cui si sommano altri corrispettivi definiti dall’Autorità. Anche i clienti vulnerabili possono ovviamente passare al mercato libero.
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