Filosofi lungo l’Oglio, premio a Yannàras
È un grande pensatore Chrìstos Yannàras. Un filosofo che riassume in sé l’afflato del Vecchio continente, per formazione e attività, in viaggio tra Grecia, Francia e Germania.
È una voce che arriva dalla Grecia, un Paese in drammatica difficoltà - è stata «spenta» pure la tv di Stato - che non può essere lasciato solo e racconta la crisi attraversata dall’Europa intera. Che il Festival «Filosofi lungo l’Oglio», organizzato dall’associazione omonima, abbia deciso di conferire la seconda edizione del Premio internazionale di Filosofia legato alla rassegna (giunta invece all’ottava) al filosofo nato nella patria di Aristotele racchiude questi e altri significati.
Yannàras - che riceverà il riconoscimento dopodomani, domenica 16 giugno, alle 18, nell’aula magna del Centro pastorale Paolo VI, in città - come dice il professor Adriano Fabris, presidente della commissione giudicatrice e ordinario di Filosofia morale all’Università di Pisa, «cristiano ortodosso è una voce che fa da ponte tra l’Europa e il suo "altro", in questo caso le varie forme di cristianesimo d’Oriente».
Don Basilio Petrà, docente della Facoltà teologica del- l’Italia centrale e del Pontificio Istituto Orientale di Roma, principale curatore delle opere di Yannàras tradotte in italiano, pronuncerà la laudatio con le motivazioni del premio.
Il premio va a Yannàras e a un volume del filosofo - il titolo del riconoscimento è «Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente» - «Ontologia della relazione», nel quale - ricorda Francesca Nodari, direttore scientifico del festival - «riflette sulla rilevanza originaria della relazione».
«Per il pensatore greco - prosegue la Nodari -, la dinamica cognitiva della relazione è esperienza di rivelazione. Yannàras perviene alla fondazione di un’ontologia della relazione, ovvero di un modo di esistere indipendente dai determinismi naturali: relazione come essere».
Una riflessione che si inscrive perfettamente nel tema scelto per l’ottava edizione, «Noi e gli altri». In oltre quaranta giorni di navigazione - sono iniziati il 6 giugno e si concluderanno il 25 luglio, con diciassette lezioni magistrali (inizio sempre alle 21.15) in programma in vari Comuni del Bresciano e del Cremonese - filosofi e pensatori esploreranno le sfumature della sfida del mondo globalizzato e dell’uomo del Ventunesimo secolo: la relazione con l’altro.
La prossima conferenza del ciclo «Filosofi lungo l’Oglio» è in programma questa sera nella chiesa di Santa Maria del Carmine, in città. Il relatore sarà Marc Augé, l’antropologo dei «non luoghi».
Ricordiamo inoltre che l’appuntamento con Massimo Cacciari, che è fissato per il 26 giugno ed era originariamente previsto a Palazzo Ziliani-Paterlini di Travagliato, si terrà invece all’Hotel Iseolago di Iseo.
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