Fiamme nel magazzino: diossine entro i limiti
Asl e Arpa rassicurano sull’assenza, allo stato attuale, di rischi per la popolazione. Vigili del fuoco al lavoro fino a notte
L'incendio devasta il capannone
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Una altissima colonna di fumo nero che si scorgeva fin dalla città. Si è annunciato così dalla mattinata di oggi il vasto incendio che ha divorato alla periferia di Rezzato un capannone di 5mila mq, occupato per un quinto da «materiale classificato come rifiuti» secondo l’azienda di logistica Trailer, che ha affittato la struttura un tempo della Pama. Plastiche provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti e materiale siderurgico che ha preso fuoco attorno alle 9.40.
Un residente ha lanciato l’allarme, poi si è messa in moto una imponente macchina dei soccorsi. Decine i mezzi dei Vigili del fuoco intervenuti oltre che dal capoluogo da molti distaccamenti di tutto il Bresciano.
Due partenze da Brescia, oltre alle autoscale del capoluogo e di Salò, il carrello schiumatore e la chilolitrica, il Nucleo Batteriologico Chimico Radiologico e decine di autobotti per far fronte ad una necessità primaria: assicurarsi l’acqua, dal momento che il sistema antincendio
aveva esaurito le risorse idriche.
A supporto dei Vigili del fuoco anche volontari di Protezione civile - come quelli rezzatesi del Gruppo Monte Regogna - che hanno provveduto a pescare da un canale irriguo del Medio Chiese acqua per riempire le autobotti con idrovore, motopompe e vasche da 7mila litri.
Certo la preoccupazione principale è stata per la salute dei cittadini. Tra i primi ad accorrere il sindaco di Rezzato Davide Giacomini.
Sul posto fin dai primi minuti anche i Carabinieri del Noe, funzionari dell’Asl e i tecnici dell’Arpa per verificare i livelli di formaldeide e diossine presenti nell’aria. Al momento non vi sarebbero superamenti dei limiti di legge. I lavoro dei Vigili del fuoco prosegue e probabilmente non si fermerà per l’intera nottata.
Una giornata da dimenticare tra Rezzato e Botticino, comune verso il quale il vento ha soffiato per gran parte del pomeriggio.
Finestre chiuse e tanta preoccupazione tra i residenti della zona, davanti a quella colonna di fumo nero che si è accompagnata ad un odore acre avvertito a distanza di chilometri.
L’Asl rassicura sull’assenza, allo stato attuale, di rischi per la popolazione. Ma c’è attesa per gli ulteriori riscontri degli accertamenti sull’aria che si conosceranno nei prossimi giorni.
Gianluca Gallinari
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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