Festa delle Forze Armate: da Brescia al Tonale si alza l'appello per la pace

Nella ricorrenza del 4 novembre celebrata in città e nella chiesetta del Passo, i messaggi delle autorità e il ricordo delle guerre combattute
IL IV NOVEMBRE ALPINO AL PASSO DEL TONALE
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La bandiera della pace e il Tricolore, appesi l’uno accanto all’altro sulla Loggia: nella ricorrenza del 4 novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, sembrano un monito, a ricordare le guerre combattute dal nostro Paese nel passato e quelle che ancora insanguinano molte zone del mondo. Tre i riferimenti risuonati nelle parole di tutte le autorità intervenute nella tradizionale cerimonia in piazza Loggia, tenutasi stamattina alla presenza delle rappresentanze militari e delle autorità cittadine: il ricordo dei caduti per l’unità e la libertà dell’Italia, il ringraziamento per l’impegno quotidiano delle forze armate e il pensiero ai conflitti in corso e alla necessità della pace. 

«Il 4 novembre è un momento di riflessione, di memoria, gratitudine e orgoglio per tutto ciò che l’Italia rappresenta – ha detto la sindaca Laura Castelletti –. Onoriamo chi si è sacrificato per difendere la nostra libertà e la nostra sovranità, lasciandoci in eredità un Paese indipendente, libero e democratico. Oggi più che mai è necessario soffermarsi sui moderni valori delle nostre Forze armate, che con la loro presenza nelle missioni e negli organismi internazionali sono impegnati a costruire processi di pace e in prima linea in ogni situazione di crisi».

  • Le celebrazioni del 4 Novembre in piazza Loggia
    Le celebrazioni del 4 Novembre in piazza Loggia
  • Le celebrazioni del 4 Novembre in piazza Loggia
    Le celebrazioni del 4 Novembre in piazza Loggia
  • Le celebrazioni del 4 Novembre in piazza Loggia
    Le celebrazioni del 4 Novembre in piazza Loggia
  • Le celebrazioni del 4 Novembre in piazza Loggia
    Le celebrazioni del 4 Novembre in piazza Loggia

La sindaca, dopo aver menzionato la bandiera della pace sulla Loggia, ha poi letto l’articolo 11 della Costituzione, in cui si legge che «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli». «Il mondo è scosso da terribili conflitti e nulla è scontato – ha concluso –. Proteggere il nostro Paese e impegnarci per la sicurezza dell’Europa e del mondo sono quindi una volontà e un impegno sempre più grande. Dobbiamo impegnarci perché siano sempre le logiche della pace a prevalere».

IL IV NOVEMBRE IN PIAZZA LOGGIA

«Ricordo e impegno per la pace sono state al centro anche dell’intervento del prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà: «Il 4 novembre ci riporta alla memoria l’esperienza dolorosissima del Primo conflitto mondiale – ha detto –, al sacrificio dei nostri soldati. L’omaggio alle nostre forze armate di oggi non va disgiunto dalla memoria di quegli eventi tragici, soprattuto in riferimento alla necessità che la comunità internazionale ponga il massimo impegno perché il bene supremo della pace sia sempre salvaguardato. In questi anni le nostre forze armate sono state protagoniste di missioni di stabilizzazione, pacificazione e di ricostruzione, ovunque apprezzate per la loro professionalità e per le doti umane. Impegno e qualità che hanno sempre contraddistinto l’operato dei nostri militari anche nel territorio nazionale, e di ciò Brescia ha diretta cognizione, perché i contingenti militari inseriti nel dispositivo “Strade sicure” collaborano in questa provincia con le forze dell’ordine nel presidio del territorio, contribuendo alla pacifica convivenza dei cittadini».

Durante la celebrazione è stato letto anche il messaggio del presidente della Repubblica, che si è soffermato sull’importanza, passata e presente, dell’impegno delle forze armate: «La storia delle Forze Armate si intreccia indissolubilmente con la volontà del popolo italiano – sono alcune delle parole di Sergio Mattarella –. Il contesto internazionale nel quale la Repubblica dispiega la sua azione rende più che mai prezioso il loro apporto».

Le celebrazioni al Tonale 

  • Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
    Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
  • Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
    Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
  • Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
    Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
  • Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
    Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
  • Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
    Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
  • Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
    Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
  • Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
    Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
  • Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
    Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
  • Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale
    Celebrazioni per il 4 novembre al passo del Tonale

Dal passo del Tonale, al confine tra le province di Brescia e Trento, si è alzato questa mattina un forte appello alla pace, durante le celebrazioni del 4 novembre dell'Ana di Vallecamonica. Nella chiesetta del Passo, stracolma di penne nere e di amici, don Antonio Leoncelli, cappellano della sezione, ha ricordato il messaggio tradizionale della giornata: «ricordare i caduti in tutte le guerre, ma ha aggiunto anche, vista la situazione mondiale, un'altra intenzione: una messa per la pace dei vivi».

Nella giornata delle Forze armate, la celebrazione del Tonale ha assunto un valore trasversale e spirituale, di una preghiera e supplica per tutti i belligeranti, sia aggressori sia aggrediti. «E se gli appelli alla pace purtroppo cadono a vuoto, allora ci proviamo noi qui con la preghiera, perchè non si deve mai perdere la speranza».

Al termine della messa, la cerimonia civile, con gli interventi delle autorità, primo tra tutti il presidente dell'Ana di Vallecamonica Ciro Ballardini. La cerimonia si è conclusa con il corteo sino al sacrario, con la deposizione di una corona e il suono del silenzio, al cospetto delle lapidi di centinaia di giovani soldati caduti tra le montagne.

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