Fare spid in sella alla bici
Prima si faccia lo Spid, poi si verifichi se ci si trova in fase 1 o 2 dell’offerta, così da poter capire (forse) se il momento è quello del rimborso o del buono. Senza dubbio il cortese lettore avrà immaginato di che stiamo parlando, ovvero del buono bicicletta. Un’idea a dir poco ottima per incentivare una mobilità sostenibile e verde.
Un’occasione da non lasciarsi scappare. Però, c’è un però... Per approfittare dell’opportunità, che può valere sino a 500 euro, oltre a tenere conto del periodo in cui si perfeziona l’acquisto, ci si dovrà iscrivere ad un’App che ancora non c’è ed avere le credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) che si ottengono attraverso operatori autorizzati. l bello arriva poi: lo Spid funzione anche per altre cose se si utilizza la carta d’identità elettronica (già, auguri ai pochi che l’hanno) e via dicendo...
Ma perbacco, oltre al fatto che oggi bisogna essere compatti e non eccedere nella critica, non sarebbe forse stato più semplice pretendere un pagamento tracciabile, una fattura con codice così che al rivenditore arrivasse il rimborso in un tempo accettabile Capiamo la necessità di aggirare i furbi, ma quelli se li butti fuori dalla porta rientrano dalla finestra... A questo punto freniamo e appoggiamo i piedi per terra, forse San Simplicio interverrà per semplificare.
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