Falso «Made in Italy», rubinetteria nei guai

I funzionari dell’Agenzia delle dogane di Brescia hanno sottoposto a sequestro probatorio 642 rubinetti con falsa indicazione «Made in Italy», che stavano per essere esportati in Georgia da una grande società del Bresciano operante nella produzione, montaggio, collaudo, confezionamento e commercializzazione di articoli di rubinetteria per usi civili.
Lo ha riferito in una nota la stessa Agenzia, spiegando che «ad attirare l’attenzione dei funzionari è stata l'imponente attività di importazione di merce dalla Cina, che la società bresciana affianca alla propria attività produttiva in un’altra provincia».
Il controllo è stato così esteso «oltre i confini territoriali», appurando che la merce non possedeva i presupposti del «Made in Italy» non avendo subìto la trasformazione sostanziale richiesta dalla normativa unionale, prevista nell'ipotesi in cui alla produzione di una merce contribuiscano uno o più Paesi».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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