False garanzie per danni ambientali, scoperta maxi truffa
Sequestro di beni per oltre 640milioni di euro, due arresti e undici denunciati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere, truffa e illecita intermediazione assicurativa con l’aggravante della transnazionalità: operava infatti tra Brescia e il Regno Unito l'associazione criminale scoperta dai militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Brescia nell'ambito dell'operazione Garanzia.
I contraenti, titolari di discariche, impianti di trattamento rifiuti e ditte di trasporti, ignari della truffa, firmavano polizze per tutelare gli enti locali da eventuali danni ambientali derivati dalle proprie attività, ma era tutto falso: loghi e ragioni sociali di reali società assicurative venivano riprodotti da società «clone», traendo così in inganno i contraenti, che pagavano per coprire rischi in realtà non assicurati, per un valore di oltre 550milioni di euro.
Le polizze, hanno spiegato i militari, risultavano necessarie per perfezionare adempimenti degli obblighi previsti in diversi contesti economico-commerciali, come appalti pubblici e gestione dei rifiuti per il rilascio dell'Aia, l'autorizzazione integrata ambientale. Tra i beneficiari delle polizze anche Regioni, Province, Comuni e società partecipate dagli Enti pubblici: una vasta operazione che dopo Brescia si è già allargata anche al territorio nazionale.
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