False assunzioni, bufera sulla Cisl: perché è coinvolto Pluda
C’è anche Alberto Pluda, segretario provinciale di Brescia, tra i sindacalisti della Cisl finiti nel registro degli indagati nell’ambito della inchiesta della procura di Milano sulle presunte truffe aggravate comminate ai danni dell’Inps, che ha portato gli uomini della Gdf a sequestrare 600mila euro dai conti del sindacato lombardo. Stando alla ricostruzione del sostituto procuratore Paolo Storari, vagliata dal gip Anna Calabi che ha convalidato il sequestro preventivo d’urgenza, diversi organismi sindacali della galassia Cisl ricorrevano all’aspettativa sindacale non retribuita per scaricare sull’Istituto di previdenza nazionale i contributi figurativi dei loro dipendenti.
Per gli inquirenti gli indagati avrebbero fatto assumere fittiziamente alcuni loro collaboratori ad aziende compiacenti e, dopo sei mesi di prova, li avrebbero poi fatti mettere in aspettativa sindacale non retribuita in modo da risparmiare, se non lo stipendio, quanto meno i contributi che in questo caso ricadono proprio sull’Inps.
Le indagini
A chiamare in causa Alberto Pluda è stata una sindacalista di Fisascat, sigla della quale l’attuale segretario provinciale è stato a lungo responsabile. Interrogata dalla Gdf nello scorso mese di ottobre la donna ha spiegato di essere stata assunta nel 2008 dallo studio del ragionier Arrigo Valcarenghi (a sua volta indagato) e dopo sei mesi di essere stata distaccata alla Fisascat Cisl dove ha operato fino alla fine del 2019, prima del passaggio alla Felsa Cisl, avvenuto all’inizio del 2020.
Agli inquirenti la sindacalista ha spiegato che non si recava tutti i giorni nello studio, dove peraltro non aveva una scrivania, ma anche che l’assunzione alla Edt fu «costruita» al solo scopo di ottenere il distacco sindacale, che la proposta di utilizzare questo meccanismo le venne avanzata proprio da Pluda, cui - ha precisato la signora ai finanzieri - va ricondotta la «paternità dell’assunzione fittizia».
Nei giorni scorsi gli inquirenti hanno sentito a sommarie informazioni una storica dipendente di Edt, la quale ha confermato che la sindacalista non ha mai lavorato per lo studio. Secondo i calcoli fatti dagli inquirenti, attraverso la banca dati Inps, dal 2008 al 2021 alle casse dell’Istituto previdenziale l’escamotage sarebbe costato poco meno di 80mila euro. Interpellato in serata dal Giornale di Brescia Alberto Pluda ha detto di non aver ricevuto alcuna comunicazione al proposito.
I coinvolti
Il sequestro di 600mila euro è stato eseguito ad una serie di sigle: dalla Cisl Milano Metropoli alla Filca Cisl Milano Metropoli fino all’Unione sindacale territoriale Cisl Bergamo e alla Felsa Cisl Lombardia e molte altre. Tra i 12 indagati ci sono dirigenti e responsabili delle associazioni, tra cui Gilberto Mangone, ex segretario generale aggiunto della Cisl Milano Metropoli. Diverse le testimonianze raccolte dalle Fiamme Gialle tra i sindacalisti assunti fittiziamente.
«Piena fiducia nel lavoro della magistratura e al contempo grande rispetto per la presunzione di innocenza», ha dichiarato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. Gli inquirenti, si legge agli atti, ora si chiedono perché le imprese si prestavano ad assumere dipendenti che non lavoravano per loro.
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