Falda ancora ostaggio del Cromo VI, il nodo Baratti-Inselvini
La falda della zona sud della città rimane ostaggio dell’inquinamento da cromo esavalente. E nel mirino di Arpa Lombardia finisce ancora una volta la Baratti-Inselvini. Per la galvanica di via Padova, dieci anni sembrano passati invano: finita sotto sequestro nel 2008, quando furono trovate concentrazioni di cromo VI superiori a 200mila microgrammi per litro di acqua (il limite di legge è di 5 microgrammi), ad ottobre 2016 i livelli dell’inquinante cancerogeno hanno toccato i 183mila microgrammi.
La bonifica avviata dai titolari dell’azienda all’indomani della condanna da parte del tribunale, pare quindi non funzionare come dovrebbe.
Leggi il servizio integrale con l'intervista ai titolari dell'azienda sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, giovedì 6 luglio, scaricabile anche da qui
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