Faida tra clan in via Corfù, dopo la rissa le auto incendiate
Secondo la Questura di Brescia si tratterebbe di tensioni tra diversi clan di origine pakistana, dovute probabilmente al controllo del mercato della droga. Le cinque persone coinvolte avrebbero tutte precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti. Si spiegherebbe così la vicenda che lega una rissa scoppiata giovedì scorso in via Corfù e l’incendio di due auto avvenuto in nottata nella stessa strada.
Tutto è cominciato lo scorso 4 luglio, intorno alle dieci di sera, nel quartiere di Brescia Due vicino al bar Coccinella, già chiuso in passato dalla polizia amministrativa della Questura. I residenti, richiamati da urla e schiamazzi,hanno chiesto l’interveto delle forze dell’ordine che arrivate sul posto hanno fermato tre cittadini di origine pakistana. Dalle testimonianze raccolte e dalla visione di alcune telecamere della zona, gli agenti sono risaliti ad altri due stranieri coinvolti nella zuffa, fermati la mattina successiva.
La denuncia a piede libero per rissa dei cinque pare non essere bastata però a sedare gli animi. La notte scorsa infatti sempre in via Corfù gli agenti sono intevenuti per l’incendio di due automobili, una delle quali è risultata intestata ad uno dei pakistani coinvolti nella rissa di tre giorni fa.
Delle persone implicate nella vicenda, quattro non possono essere espulsi mentre per una il questore sta valutando la revoca del permeso di soggiorno. Stesso destino potrebbe essere riservato alla licenza del bar Coccinella: il questore starebbe valutando la revoca.
D'intesa con il sindaco di Brescia è stata disposta con un’ordinanza l’intensificazione della vigilanza nelle zone di via Corfù, parco Gallo e via Sardegna.
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