Ex Polveriera, Brescia Green: «Subito un tavolo in Loggia»

Respinte in commissione urbanistica le proposte del gruppo: «Ora temiamo vogliano rimandare»
Una foto dall'alto dell'area dell'ex Polveriera - © www.giornaledibrescia.it
Una foto dall'alto dell'area dell'ex Polveriera - © www.giornaledibrescia.it
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Il tema della rivitalizzazione dell’ex Polveriera di Mompiano lunedì approda sui banchi del Consiglio comunale di Palazzo Loggia. E tra i soggetti che hanno presentato osservazioni alla quarta variante al Pgt, incentrata sul potenziamento della cintura verde, c’è anche l’associazione Brescia Green.

«Votate secondo coscienza e non in base alle indicazioni date dai rispettivi partiti» è l’esortazione dei componenti del gruppo ambientalista presieduto da Marcello Pelizzari. «A 15 anni dall’acquisto dell’area occorre avviare i lavori - affermano Pelizzari e Gianluigi Fondra, responsabile rapporti istituzionali di Brescia Green - e indire il bando di gara del primo lotto, definendo subito le destinazioni d’uso dei fabbricati da inserire in un progetto esecutivo già finanziato con 1 milione 160 mila euro nel Triennale delle Opere pubbliche 2022-2024». Le osservazioni inoltrate dal sodalizio, che corrispondono ai numeri 31, 32 e 33 e sono state sottoscritte da 200 cittadini nell’ambito di una raccolta firme, «sono state respinte in commissione urbanistica» spiega Fondra.

Le proposte

Nella prima si chiede il coinvolgimento anche dei comuni confinanti che ancora mancano all’appello (Nave, Gussago, San Zeno, Caino e Borgosatollo) affinché si proceda con l’istituzione di un Parco regionale delle colline «dato che, essendo un Plis, di fatto non è ente di diritto e di conseguenza non può accedere direttamente ai bandi di finanziamento». Secondo Brescia Green la controdeduzione dell’Amministrazione Castelletti a questa osservazione «elude la nostra proposta, poiché c’è già un documento che definisce caposaldo la polveriera».

La seconda osservazione chiede la realizzazione, al posto di una stalla (che secondo Brescia Green sarebbe da ricostruire sempre in zona, dal momento che ora è «fatiscente») di un parcheggio a pagamento da 40 posti al quale abbiano accesso solo i pullman e i mezzi di soccorso e quelli guidati da persone disabili. «Tutti gli altri dovrebbero arrivare tramite una pista ciclopedonale dalla zona sud - osserva Pelizzari -, per favorire la mobilità dolce». La controdeduzione «dice, assurdamente, che non è previsto nuovo consumo di suolo».

La terza osservazione chiede che vengano definite le destinazioni d’uso di tutte le strutture, corpo di guardia incluso. «Abbiamo l’impressione che l’Amministrazione voglia far slittare ulteriormente l’intervento - osserva il vicepresidente dell’associazione Simone Betelli -. Noi proponiamo che venga almeno istituito quanto prima un tavolo condiviso con la Loggia». 

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