Europee, trionfo Pd. Metà dei bresciani sceglie Renzi
Il partito democratico di Matteo Renzi registra consensi oltre ogni aspettativa, il 41%, con quasi 11 milioni di voti. Performance deludente rispetto alle attese per il M5S di Beppe Grillo, con il 21% circa. Il leader pentastellato stamattina ha lasciato la sua casa mimando una pugnalata al cuore.
Il quadro che emerge dai dati del Viminale, diffusi stamattina alle 6, è legato agli
scrutini di circa 60.000 sezioni su 61.592. Fi si è fermata al 16,7%, bene la Lega con il 6,3%. Si ferma al 4,3% il Ncd mentre Tsipras supera di poco il 4%. In calo l’affluenza alle urne. (Qui il quadro completo del voto in Lomabrdia).
Il Partito democratico ha raggiunto una percentuale di consenso che è andata oltre ogni aspettativa, il 41%, e che si traduce in quasi 11 milioni di voti. Il movimento di Beppe Grillo, che alla vigilia dell’appuntamento con le urne, era certo di riuscire a catturare una valanga di voti sorpassando tutti gli altri competitor ha avuto una performance deludente pur arrivando a conquistare 5, 5,5 milioni di voti con una percentuale del 21. Sul terzo gradino del podio si piazza Forza Italia che ha convinto 4, 54 milioni di elettori (16,7%).
Buono il risultato della Lega che si attesta sul 6,3% (1,6 milioni di voti). Si ferma al 4,3% il Nuovo centro destra (poco più di un milione di voti) mentre la lista L’altra Europa con Tsipras, che considerando i voti degli italiani dall’estero, con una percentuale dell’8,22, ha guadagnato il «bronzo», in Italia supera di poco il 4% (4,04). Nel Belpaese le persone che hanno deciso di esprimere il voto sono il 58% degli aventi diritto. Per voti e percentuali definitivi e per l’attribuzione dei seggi bisognerà aspettare che sia completato lo spoglio di tutte le sezioni.
Per quanto riguarda la città, gli elettori bresciani scelgono Renzi. Il risultato delle elezioni è opposto a ciò che accadde cinque anni fa, quando Lega e Pdl insieme, ottennero a Brescia, oltre il 50% dei consensi e il provincia sfiorarono il 60%.
In questa tornata elettorale, invece, un bresciano su due ha dato il suo voto a Matteo Renzi, portando in Partito Democratico oltre il 40%, addirittura al 46,3% in città, con punte a ridosso del 50%.
I pentastellati, invece, si sono fermati al 13,6% peggio di quanto ottennero alle Politiche del 2013 con il 16,6%.
Per quanto riguarda invece la coalizione di centrodestra, Forza Italia si attesta al 15% in città e sale di mezzo punto in provincia. Al risultato si aggiunge quello meno brillante del Nuovo centrodestra che ottiene il 3,78% nel comune di Brescia e il 3,5% in provincia.
La Lega Nord ha ottenuto l'11,6% anche considerando il voto sull'intero territorio provinciale, rimanendo in linea con quanto ottenuto alle Politiche dell'anno scorso.
Infine, lista Tsipras in città supera la soglia psicologica dello sbarramento del 4% e arriva fino al 4,88%, mentre Fratelli d'Italia rimane al 2,76%. Per i Verdi si arriva all'1,2%.
Sull'edizione di oggi tutti i dettagli del voto quartiere per quartiere.
I risultati incidono in sede europea, ma acquistano significato anche nell'ottica nazionale. Il Pd, infatti, sarà la prima delegazione all’interno del Pse, potendo così puntare a politiche di sviluppo, condivise tra i socialisti. Al contrario Fi sarà decisamente ridimensionata dentro il Ppe. Grillo poi, che manderà in Europa una ventina di deputati, dovrà dire in quale gruppo si collocherà e per quale candidato alla presidenza della Commissione voterà.
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