Estate da record per il sito del GdB: pagine viste +27%
Non solo caldo anomalo. Quella del 2018 è stata un’estate da record anche per il nostro gruppo editoriale, che ha registrato - tra il 1 giugno e il 31 agosto - più di 81 milioni di pagine viste sul sito web del GdB. Tradotto in percentuale, si tratta di una crescita del 27% rispetto al 2017.
Dati alla mano, questo è un traguardo che va ben al di là dei numeri, perché le visite al sito del GdB sono sintomo dell’interesse sempre crescente dei lettori, non solo bresciani, per le notizie del territorio, oltre che per le rubriche e gli approfondimenti messi a punto dalla redazione.
Analizzando nel dettaglio l’andamento della performance del settore GdB Digital, che lavora ogni giorno in sincronia con gli altri mezzi del gruppo (quotidiano, tv e radio), gli aspetti più interessanti riguardano le pagine viste per sessione (in media 5,2) e la frequenza di rimbalzo (in calo del 9%). Cosa significano? Che gli utenti leggono sempre più articoli quando visitano il sito e che interagiscono con le notizie stesse.
In soldoni, i lettori sono più attivi: cliccano sui link, navigano tra le sezioni, guardano i video e scorrono le fotogallery. Un approccio rincuorante, soprattutto in un contesto dove spesso web fa rima con fake news e fruizione superficiale dell’informazione.
Gli articoli più letti degli ultimi tre mesi sono quelli legati alla cronaca. Nera soprattutto. L’estate è stata infatti segnata in modo evidente dalla vicenda che ha coinvolto Manuela Bailo. Un giallo lungo 23 giorni, iniziato con la scomparsa della 35enne di Nave e conclusosi con il ritrovamento del cadavere e l’arresto del suo assassino, che il nostro giornale è stato l’unico ad intervistare. Il 20 agosto, quando è stata pubblicata la notizia della confessione e i suoi drammatici seguiti, è stato il giorno in cui il sito del GdB ha ricevuto più visite di sempre (1,8 milioni di pagine).
La vicenda si è intrecciata con un altro caso che ha varcato i confini locali, ovvero la scomparsa della piccola Iuschra, 12enne affetta da autismo, che ha fatto perdere ogni sua traccia durante una gita a Serle con l’associazione a cui era stata affidata.
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