Espulso, riarrestato e recidivo: pizzicato con documenti falsi

Ritorno forzato in Albania per un cittadino straniero fermato da GdF e Cc a Roncadelle. Nei guai anche la compagna
Controlli congiunti di Guardia di Finanza e Carabinieri
Controlli congiunti di Guardia di Finanza e Carabinieri
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Espulso. Rientrato in Italia clandestinamente. Riarrestato un mese fa. E ora nuovamente fermato. Con documenti falsi, che ne facevano un cittadino rumeno. Sta per essere imbarcato ancora una volta su di un volo di sola andata per il Paese delle Aquile, il cittadino albanese fermato da personale della Guardia di Finanza e dei Carabinieri a Roncadelle, mentre viaggiava a bordo di una Mini Cooper.

Vettura risultata intestata ad un suo connazionale allo stato irreperibile. Quando poi l'uomo ha esibito i suoi documenti, al controllo dei militari questi sono risultati falsi. L'uomo si spacciava per rumeno, ma era albanese. A quel punto è scattato un accertamento più approfondito a casa dell'uomo. Le Fiamme Gialle intervenute per la perquisizione hanno trovato però altre sorprese nell'abitazione: al suo interno c'era la convivente dell'albanese, una prostituta che stava intrattenendo un cliente.

Al controllo dei documenti della donna, connazionale del fermato, è emerso che pure questi erano falsi, attestandone la nazionalità rumena. Nessuno dei due finiti nei guai ha voluto fornire spiegazioni sulla provenienza di quei documenti falsi.

 

 

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