Esposto contro FdI, Maffoni: «Mi auguro non sia fuoco amico»
«Più contrariato che amareggiato». Così il senatore Gianpietro Maffoni, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, in riferimento all’esposto anonimo presentato alle Procure di Milano e Brescia, di cui abbiamo riferito ieri.
L’esposto ipotizzerebbe possibili tornaconto personali dietro le dimissioni di Giovanni Acri da consigliere in Loggia (l’assunzione del figlio nello staff dell’eurodeputato Carlo Fidanza, al centro dell’inchiesta di Fanpage sulla presunta «lobby nera»), rimpiazzato da Giangiacomo Calovini, assistente di Maffoni.
«L’esposto - spiega il senatore - contiene affermazioni false e calunniose nei confronti di chi si è sempre ben speso per la politica e che nulla c’entrano con Brescia e con il nostro partito che da sempre si pone rigidamente sull’operato dei propri dirigenti». «Mi auguro che non si tratti di “fuoco amico”. Se dovessi averne riscontro, sarò durissimo».
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