Erba alta e sporcizia: a Bovezzo scoppia la polemica sul parco 2 Aprile
La bella stagione - per modo di dire, visto il clima di questi ultimi giorni - è ormai iniziata e, quando la pioggia concede una tregua, le famiglie sono tornate a popolare i parchi subito dopo l’uscita da scuola dei bimbi e durante i fine settimana. Al parco urbano 2 Aprile di Bovezzo c’è però chi si lamenta della «cattiva gestione» dell’area verde e chiede che il Comune si muova quanto prima per risolvere alcune situazioni «poco consone» per chi frequenta il polmone verde posto nel centro del paese.
Le polemiche
«Com’è possibile che agli inizi di giugno l’erba misuri ben 30 centimetri? - si domanda un frequentatore del 2 Aprile che negli scorsi giorni vi si è recato insieme al figlioletto -. Il Comune farà qualcosa prima che i bambini inizino a smarrirsi tra gli arbusti?».
Una domanda alla quale la sindaca Sara Ghidoni risponde prontamente, non senza prima domandare scusa alla popolazione. «L’erba, in effetti, è alta e questo è sotto gli occhi di tutti - spiega il primo cittadino -. Il taglio è in corso ma non ancora completato: del resto il clima non ha aiutato da questo punto di vista, soprattutto perché se la notte piove non è possibile tosare il giorno successivo, occorre aspettare che il terreno si asciughi».
In secondo luogo, «contrariamente agli altri anni abbiamo dovuto dare la precedenza al taglio di altre zone verdi del territorio, per via di alcune manifestazioni che richiedevano la pulizia dell’area - chiarisce Ghidoni -. Presto anche il 2 Aprile sarà completato e pronto per accogliere i cittadini».
L’erba alta non è però l’unico aspetto che viene contestato all’Amministrazione comunale. «Hanno cambiato le panchine, ma su molte di quelle nuove è impossibile sedersi perché ci sono dei frutti spappolati, che andrebbero tolti per poi pulire le sedute» chiosa l’avventore. Altra nota dolente che scoccia soprattutto genitori, nonni e babysitter riguarda il castello di plastica e legno transennato, e quindi impraticabile, nell’area gioco. A vietarne l’utilizzo il cartello esposto sulle transenne, che riporta la scritta «Divieto di accesso. Non oltrepassare».
La sindaca spiega a questo proposito come «la ditta incaricata di fare manutenzione ai giochi del parco ci abbia detto che il castello non è ormai più riparabile e va perciò rimosso, in quanto potrebbe essere pericoloso per i bambini: in questi anni abbiamo installato altalene e altri giochi proprio per consentire loro di avere più scelta».
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